Fini rilancia sulla sussidiarietà

da Tuttoscuola, 18.1.2010

I vescovi chiamano, Fini risponde.

Infatti, il presidente della Camera accoglie in pieno una delle sollecitazioni contenute nel Rapporto-proposta sull'educazione a cura della Conferenza episcopale italiana.

Ovvero, "un'alleanza per l'educazione che coinvolga il maggior numero possibile di interlocutori, nei diversi luoghi in cui l'istanza educativa è cruciale".

"Un'alleanza - sottolinea la terza carica dello Stato - di cui le istituzioni politiche devono far parte con il massimo impegno".

Secondo Fini "la nostra società appare sempre meno capace e - ciò che è più grave - sempre meno desiderosa di trasmettere valori, esperienze e culture tali da essere riconosciute e condivise dalle nuove generazioni. Il mondo degli adulti può presentarsi oggi, agli occhi dei giovani, con un deficit di insegnamenti morali e di coerenza. Gli stessi fenomeni del bullismo e della diffusione della droga sono sintomi particolarmente evidenti di una sorta di anemia morale diffusa e di una preoccupante perdita di riferimenti culturali tra le giovani generazioni".

Per questi motivi, prosegue il ragionamento finiano, "occorre chiedersi, in modo né banale né effimero, quali valori segnano nel profondo la nostra identità. Chiedersi su quali valori convergere per costruire e saldare la convivenza del domani. Quali valori e quali culture trasmettere alle nuove generazioni. Tali valori - osserva Fini - possono essere declinati in vario modo, ma ritengo che possano essere ricondotti tutti ai grandi temi della libertà e della dignità della persona umana, dell'etica e della responsabilità".

A giudizio di Fini "una insufficiente educazione alla libertà è all'origine del disagio di tanti ragazzi, i quali sembrano avere paura della libertà stessa, percependola come un vuoto minaccioso perché incognito e come una promessa incompiuta".