Nel Veneto tre immigrati su quattro
hanno voluto imparare anche il dialetto

Una ricerca in regione: l'85 per cento ritiene che sia utile
E in una scuola d'infanzia di Treviso già si insegna

 Il Gazzettino, 3.2.2010

VENEZIA (3 febbraio) - Un immigrato su tre in Veneto ritiene che, insieme all'italiano, anche il dialetto dovrebbe essere obbligatoriamente studiato a scuola. Lo afferma una ricerca dell'istituto Quaeris, svolta su un campione di 600 immigrati residenti nella regione (300 studenti e 300 lavoratori).

Chi lavora pensa che la conoscenza del dialetto veneto sia indispensabile per integrarsi meglio e per conoscere i propri diritti in tema di contratti e sicurezza. Chi studia guarda alla conoscenza del dialetto come un modo per relazionarsi con i coetanei, ad esempio in discoteca. Tra i lavoratori stranieri, l'85% ritiene il dialetto utile per il contesto lavorativo e le relazioni nel territorio. Tra i 600 intervistati, il 26% ha affermato di aver "dovuto" imparare la lingua veneta, il 74% di "averla voluta" imparare. Il sondaggio è stato commissionato a Quaeris dalla fondazione "Ispirazione" e dalla cooperativa "Insieme si può" di Treviso, che nella scuola d'infanzia da loro gestita e nei corsi professionali prevedono già l'insegnamento del dialetto.