Un test per le superiori
La proposta del presidente dell'Invalsi: Flavia Amabile La Stampa 26.2.2010
Sono d’accordo un po’ tutti, gli
studenti italiani sono sempre meno preparati. L’ultima indagine a
raccontarlo è stata quella della Fondazione Agnelli: gli studenti
del Sud sono in ritardo di più di un anno e mezzo rispetto a quelli
del Nord nella loro preparazione e lo conferma anche l’Invalsi,
l’istituto che si occupa di realizzare i test per valutare scuole e
alunni italiani.
«Il rapporto della Fondazione Agnelli
si basa sui dati Ocse-Pisa che raccogliamo nelle scuole. La
differenza esiste e siamo contenti che i numeri raccolti
dall’Invalsi possano essere utilizzati da organizzazioni autorevoli
per sviluppare analisi sulla situazione del sistema scolastico
italiano».
«E’ una proposta su cui sono
pienamente d’accordo, non solo perché è un’idea che mi convince ma
anche perché potrebbe essere realizzata immediatamente e a costo
zero».
«Gli studenti di terza media, nel dare
l’esame di Stato, devono già svolgere una prova standard di italiano
e matematica. Lo prevede una legge dello Stato. I risultati
potrebbero essere usati per la valutazione successiva, a settembre.
Noi siamo in grado di elaborare le risposte già dopo poche settimane
come è avvenuto ad esempio quest’anno quando a luglio avevamo pronto
il nostro rapporto».
«Quando gli studenti fanno il test gli
insegnanti riportano le risposte su un foglio che mandano
all’Invalsi. L’altro resta alle scuole per cui gli studenti
dovrebbero solo farsene fare una copia e portarlo alla nuova scuola.
Diventerebbe una mappatura delle conoscenze raggiunte in italiano
come chiede la professoressa Mastrocola. Ma, volendo, si può fare
altrettanto con la matematica». «La prova è in vigore già da tre anni. Il primo anno, il 2007-08, è avvenuto in forma sperimentale, lasciato alle scuole la possibilità di scegliere se farlo oppure no. Lo scorso anno è stato adottato in tutte le scuole ma ogni istituto decideva quale punteggio assegnare. Da quest’anno verrà realizzato non solo su tutti gli alunni di terza media ma le scuole dovranno attribuire al test un punteggio predefinito nella valutazione". |