Liceo tecnologico,
100 posti a rischio

di Francesco Terreri, da l'Adige 7.2.2010 18:14

TRENTO - Il nuovo «liceo scientifico con opzione scienze applicate», previsto dalla riforma Gelmini della scuola superiore, corre il rischio di cancellare l'esperienza dello scientifico tecnologico, che in Trentino comprende cinque istituti con circa 1.000 studenti e un centinaio di insegnanti. Le materie effettivamente tagliate rispetto all'assetto attuale sono tre: chimica, tecnologia e disegno, diritto e economia. In più l'attività di laboratorio - la cosiddetta codocenza - è stata praticamente azzerata. Ma, anche se in parte rientreranno nelle cattedre del piano di studi di «scienze applicate», tutti i docenti del tecnologico potrebbero essere a rischio per il passaggio dell'indirizzo dall'istruzione tecnica all'istruzione liceale.

Nella cruciale settimana che inizia domani, la Provincia esplorerà gli spazi esistenti nella «legislazione concorrente» per evitare questo esito. Attualmente nei cinque licei tecnologici, Trento presso l'Iti Buonarroti, Rovereto presso il Marconi, Borgo Valsugana presso il Degasperi, Cles presso il Pilati, Cavalese presso la Rosa Bianca, vige un orario di 34 ore settimanali, con 9 ore settimanali di laboratorio al primo e al terzo anno, 10 o 11 al secondo, 8 al quarto e al quinto. Di esse, cinque nel biennio e quattro nel triennio riguardano fisica e chimica.

Con i piani di studio nazionali del giugno scorso, che la bozza Dalmaso aveva finora come quadro di riferimento, l'opzione scientifico-tecnologica del liceo scientifico aveva già visto la sparizione delle due ore settimanali di diritto e economia previste nel biennio e l'accorpamento di scienze della terra e biologia in scienze naturali, con la perdita del laboratorio di biologia. La proposta provinciale aveva mantenuto una media annuale di 3,2 ore settimanali di laboratorio di chimica e fisica. Con i nuovi regolamenti approvati giovedì dal consiglio dei ministri, saltano chimica, accorpata anch'essa in scienze naturali, e tecnologia e disegno, mentre restano due ore l'anno di «disegno e storia dell'arte». I laboratori, stando a quello che si legge ora sul sito del ministero dell'istruzione, spariscono del tutto.

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