Crediti scuole: spariti 19 mln

Il Governo vuole cancellare 19 milioni di crediti delle scuole modenesi: i sindacati insorgono ed arriva una nota dell’Ufficio Scolastico Regionale.

di Miriam Accardo da Viaemilianet.it, 3.2.2010

Un colpo di spugna su 19 milioni di euro. Se fosse il gioco delle tre carte il cittadino avrebbe puntato ovviamente sulla carta sbagliata, neanche a dirlo, per riavere indietro ciò che già ha speso. 19 milioni di euro sono i crediti che le scuole modenesi, vantano, vanterebbero ormai, dal Ministero della Pubblica Istruzione per spese sostenute dal 2005 per supplenze, funzionamento amministrativo, esami di stato.

Il 14 dicembre del 2009 il Ministero ha cancellato ogni traccia di credito a favore delle scuole: giusto il tempo di scriverlo nero su bianco, assieme alle indicazioni per ridurre in un’inca voce i fondi statali per il funzionamento didattico-amministrativo, i contributi spesa per il pagamento delle supplenze e quelle per le spese di funzionamento: tutto accorpato in un’unica e indistinta voce. Via anche il 25% dei fonti per gli appalti delle pulizie scolastiche: nel 2010 per questo scivoleranno nel cestino anche 2.500 lavoratori, assieme a tutto il resto. Soluzione con qualche consiglio ministeriale: utilizzate pure qualsiasi risorsa, compresi i contributi volontari delle famiglie per far fronte alle necessità: il diritto allo studio sempre in bilico sull’orlo del cestino.

Si rimbocchino dunque le maniche i dirigenti scolastici prima di mettersi le mani nei capelli: questa è la scuola formato Gelmini. Affilano le lame i sindacati di fronte allo scempio dell’istruzione pubblica: la Cgil impugna la nota ministeriale davanti al Tar del Lazio chiedendone l’annullamento e invitando gli istituti a non applicare tale nota nella definizione dei bilanci. La Cisl aggiunge il colore: i lavoratori interessati dovrebbero inviare un sollecito di pagamento che comporta la messa in mora del dirigente scolastico in quanto “rappresentante dell’amministrazione”.

La nota dell’Ufficio Scolastico Regionale prova a rassicurare tutti annunciando un indice nazionale medio dell’assenteismo, che i contributi volontari devono essere utilizzati solo per le finalità previste e che per la questione delle pulizie è in atto un’indagine per accertare quali scuole spendono meno: queste verranno escluse dal taglio delle risorse del 25%. C’è solo da sperare che dopo le nominations valga il televoto