VIA LIBERA ALLA RIFORMA: ARRIVANO MUSICA E SCIENZE UMANE

Scuola, sei licei per la Gelmini

 La Stampa 5.2.2010

Liceo Classico

Aumentano le ore di lingua straniera

L’insegnamento della lingua straniera, prima previsto nei soli due anni di ginnasio (anche se la maggior parte dei licei aveva esteso i corsi all’intero quinquennio), sarà ufficialmente in programma per tutti e 5 gli anni di studio. Verrà potenziata l’area scientifica, con gli insegnamenti di Fisica e Scienze che potranno essere attivati dalle istituzioni scolastiche anche nei primi due anni. I corsi di Storia e Geografia, che oggi prevedono due ore settimanali, dovrebbero essere fusi nell’insegnamento di «Geostoria», articolato su 3 ore settimanali. L’orario resterà di 27 ore settimanali nel biennio e di 31 negli ultimi tre anni. L’ultimo cambiamento è formale: scompare il ginnasio, il corso andrà dalla prima alla quinta liceo.

Liceo Scientifico

Più attenzione alla tecnologia

Nel corso tradizionale aumenterà il peso della matematica e delle discipline scientifiche, in misura che verrà quantificata dai quadri orari di prossima pubblicazione. Gli studenti, inoltre, potranno scegliere l’opzione «scientifico tecnologica», erede del liceo tecnologico, che - recita il comunicato del ministero - «consentirà l’approfondimento di concetti, principi e teorie scientifiche e di processi tecnologici, anche attraverso esemplificazioni operative». L’opzione tecnologica, inoltre, prevederà insegnamenti di natura giuridica ed economica. L’orario si articolerà su 27 ore settimanali per i primi due anni, 30 per la terza e la quarta classe, 31 per la quinta.

Liceo Artistico

Ambiente e design tra le nuove scelte

Sarà articolato in 6 indirizzi distinti, anche per facilitare la confluenza degli attuali istituti d’arte e garantire la continuità ad alcuni percorsi di eccellenza: arti figurative (mirato a far cogliere agli allievi i valori estetici nelle opere artistiche ed individuare le problematiche estetiche, storiche, economiche, sociali e giuridiche connesse alla tutela e alla valorizzazione dei beni artistici e culturali); architettura e ambiente; audiovisivo e multimedia; design; grafica e scenografia. L’orario è più ampio di quello degli altri licei, prevedendo prove pratiche ed esercitazioni, ma non potrà superare le 35 ore settimanali.

Liceo Musicale

Come in accademia o al conservatorio

È una delle principali novità della nuova scuola superiore. Sarà articolato in due sezioni: musicale e coreutica. Inizialmente verranno istituite quaranta sezioni musicali e dieci dedicate alla danza che e potranno essere attivate in convenzione con i conservatori e le accademie per le materie di loro competenza. Gli studenti, al termine dei cinque anni, potranno raggiungere un grado di competenza tecnica sufficiente a proseguire gli studi a livello superiore. L’innovazione, secondo i tecnici, potrà evitare la frequenza contemporanea di licei tradizionali e conservatorio. L’orario non potrà superare le 32 ore settimanali.

Liceo Linguistico

In Inglese anche le altre materie

Il corso di studi punta ovviamente sulla conoscenza delle lingue e delle culture internazionali. L’articolazione delle materie prevede, sin dal primo anno di corso, l’insegnamento di tre lingue straniere. A partire dalla terza classe, anche un insegnamento non linguistico sarà impartito in inglese. Gli insegnamenti in lingua di materie tradizionali diventeranno due negli ultimi due anni di corso. L’orario delle lezioni prevede, come allo scientifico, 27 ore settimanali nel primo biennio e 30 nel triennio.

Liceo Scienze Umane

Tra storia psicologia ed economia

È la seconda novità della riforma Gelmini: e sostituisce il liceo sociopsicopedagogico. Il corso di studi si basa sull’approfondimento dei principali campi di indagine delle scienze umane, della ricerca pedagogica, psicologica e socio- antropologico-storica. Potrà essere attivata una opzione economico-sociale in cui saranno approfonditi i nessi e le interazioni fra le scienze giuridiche, economiche, sociali e storiche. L’orario delle lezioni prevede 27 ore settimanali nel primo biennio, 30 nel secondo, 31 nell’ultimo anno di studi.

Istituti tecnici

Due grandi settori, tredici indirizzi

I nuovi istituti tecnici si dividono in 2 settori (erano 10, con 39 indirizzi), economico e tecnologico, e avranno 32 ore settimanali di lezione da 60 minuti l’una (erano 36 da 50 minuti). Nel settore economico sono stati definiti due indirizzi: amministrativo, finanza e marketing e turismo. In quello tecnologico, nove: meccanica, meccatronica ed energia; trasporti e logistica; elettronica ed elettrotecnica; informatica e telecomunicazioni; grafica e comunicazione; chimica, materiali e biotecnologie; sistema moda; agraria, agroalimentare e agroindustria; costruzioni, ambiente e territorio. Tutti gli attuali corsi di ordinamento e le relative sperimentazioni degli istituti tecnici confluiranno gradualmente nel nuovo ordinamento. I nuovi istituti tecnici sono caratterizzati da un’area di istruzione generale comune e distinte aree di indirizzo che possono essere articolate, sulla base di un elenco nazionale, in un numero definito di opzioni legate al mondo del lavoro, delle professioni e del territorio. Avranno a disposizione ampi spazi di flessibilità (30% nel secondo biennio e 35% nel quinto anno), per valorizzare settori produttivi strategici come la plasturgia, la metallurgia, il cartario, le costruzioni aereonautiche.

Istituti professionali

Laboratori e tirocini nel mondo del lavoro

I nuovi istituti professionali si articolano in 2 macrosettori (erano 5, con 27 indirizzi): «servizi», e «industria e artigianato», suddivisi a loro volta in 6 indirizzi. Il primo settore prevede: servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale; servizi socio-sanitari; servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera; servizi commerciali. Nel settore «industria e artigianato» ci saranno: produzioni artigianali e industriali, servizi per la manutenzione e l’assistenza tecnica. Le ore di lezione sono 32 alla settimana, da 60 minuti (erano 36 da 50 minuti). Il percorso è articolato in due bienni e 1 quinto anno. Gli istituti professionali avranno maggiore flessibilità rispetto agli istituti tecnici, potranno organizzare percorsi per il conseguimento di qualifiche di durata triennale e di diplomi professionali di durata quadriennale, coordinando l’offerta con Regioni e Ministeri. Vengono potenziati i laboratori, gli stage,i tirocini e l’alternanza scuola-lavoro specie nel secondo biennio e nel quinto anno, attraverso un’esperienza diretta. L’obiettivo della riforma è quello di riaffermare l’identità di questo tipo di scuola nell’ambito dell’istruzione secondaria.