Mancano all'appello dei tagli. Li pagheranno i
corsi serali Via libera del Tesoro
Riforma fatta. Dubbi sull'applicazione immediata anche agli insegnanti di Alessandra Ricciardi da ItaliaOggi, 9.2.2010 Il Tesoro ha detto sì, ma con riserva. Perché all'appello dei tagli connessi alla riforma delle scuole superiori, licenziata la scorsa settimana dal consiglio dei ministri, mancherebbero ancora 500 cattedre, sulle 7 mila che saltano nel 2010/2011. E la Ragioneria generale dello stato, rigida tenutaria dei conti, non è disposta a fare eccezioni. Così la riforma della scuola targata Mariastella Gelmini partirà dal prossimo settembre nelle modalità che recano i suoi tre regolamenti attuativi, ma a patto che recuperi da qualche parte quelle 500 cattedre che non è riuscita a tagliare tra licei, istituti tecnici e professionali. Secondo quando risulta a ItaliaOggi, il taglio mancato potrebbe essere recuperato agendo sui centri provinciali per gli adulti, le strutture che a livello territoriale organizzano, per esempio, i corsi serali per gli studenti lavoratori. I dettagli sono ancora in corso di perfezionamento presso il dicastero di viale Trastevere. Quello che è certo è che ora che i decreti di riforma delle superiori hanno superato tutti gli scogli, quelli del Consiglio di stato e quelli delle commissioni parlamentari in primis, non ci si fermerà per una questione contabile. E nel frattempo, tutte le strutture, da quelle centrali a quelle periferiche, sono in fibrillazione perché tutto fili liscio: non solo l'Agenzia di valutazione, ex Indire, che ha già aperto il suo centro ascolto, ma anche i direttori scolastici regionali dovranno darsi da fare per rispondere a tutte le domande di insegnanti e genitori. La deadline è il 25 febbraio, quando formalmente sarà possibile iniziare a fare le prescrizioni, tempo un mese. Per quella data le scuole, in particolare le classi di terza media, dovranno essere pronte a fare informazione e orientamento. Il ministro Gelmini punta ad avere una radiografia dei vari istituti riformati sul territorio, con le relative offerte formative. Perché così sia più facile la scelta. Anche nel caso di iscrizioni che sforano il tetto massimo previsto per una singola scuola e si debbano dirottare gli studenti su altri istituti. La circolare con tutte le indicazioni operative sarà pronta a giorni. Italia Oggi, a partire da questo numero, seguirà le fasi di avvio della riforma passo passo, con una sezione ad hoc all'interno del settimanale della scuola. |