Effetto riforma da Tuttoscuola, 4.2.2010 In attesa di conoscere i testi dei regolamenti approvati questa mattina dal Consiglio dei ministri, trapelano alcune indiscrezioni comunicate ieri ai sindacati nel corso dell'incontro del sottosegretario Pizza presso il Miur. Tra le altre, sembra certo che le classi dei tecnici e dei professionali successive al primo anno e che non andranno subito a riforma, si vedranno ridotto l'orario settimanale di lezione da settembre. Una riduzione che non toccherà però le classi dell'ultimo anno che andranno all'esame. A renderlo noto sono stati gli stessi sindacati della scuola che, in proposito, non hanno nascosto la loro contrarietà perché la riduzione di orario equivale a riduzione di insegnanti. Francesco Scrima, segretario nazionale della Cisl-scuola, è molto critico e dichiara che il taglio di fatto sovverte l'impianto di corsi già avviati, costringendo a decurtare le discipline di maggiore consistenza con criteri che appaiono scarsamente plausibili e quasi indecifrabili anche dal punto di vista 'tecnico'. Anche i segretari di altri sindacati della scuola criticano questa parte dei regolamenti e ritengono che essa rappresenti, in qualche modo, lo scambio finanziario (mancate economie) per avere annullato l'iniziale previsione di far partire contestualmente a riforma i primi due anni delle superiori, anziché, come di fatto è stato ora deciso, soltanto dal primo anno. |