Gelmini: «Adotteremo un sistema di valutazione
«Prossimo passo A. Ser. Il Messaggero, 6.2.2010 ROMA - Ora il prossimo passo è la riforma del reclutamento: il ministro Gelmini già guarda oltre. Il ministro ha annunciato che reclutamento e adozione di un sistema di valutazione sono le priorità. Ma per i sindacati la partita sulle superiori non è affatto chiusa e sollecitano un incontro per esaminare le conseguenze delle novità introdotte, con un occhio attento a risorse finanziarie e organici. «Sulla valutazione qualche cosa si sta già facendo attraverso l’Invalsi - ha detto il ministro - ma serve maggiore convinzione. Credo che il ruolo dei sindacati sia da rispettare ma non possono essere i padroni della scuola. Ci deve essere, invece, più autonomia da parte dei singoli dirigenti e dei singoli insegnanti i quali in base al lavoro che svolgono devono essere valutati per poter poi avanzare nella carriera. La valutazione non deve essere vista come un elemento sanzionatorio ma come un elemento di trasparenza. Per questo stiamo pensando ad un ddl o comunque a un provvedimento». Poi il ministro rassicura sui contenuti della riforma rammaricandosi di non aver potuto, come sperava, ragionare con Bersani: «Nel riordino dei licei abbiamo individuato tre materie chiave: italiano, matematica e lingua straniera»; inoltre il rilancio dell’istruzione tecnica «è una delle risposte più importanti alla crisi economica». Ma i sindacati non sono convinti e chiedono garanzie sui soldi, sulla fattibilità della riforma e sulle risorse finanziarie. Ma c’è anche il problema del tetto del 30% per gli immigrati nelle classi. «Una ridistribuzione degli alunni nei vari plessi scolastici, potenziando i trasporti, può aiutare a sistemarli in classi a poca distanza da casa, rispettando così il 30% o avvicinandosi molto», è la risposta del ministro Gelmini ad alcuni dirigenti scolastici della Lombardia, perplessi sulla possibilità di rispettare il tetto imposto dal governo. |