La Gelmini rilancia il tetto del 30%
contro i "ghetti" in classe

Per il problema dell'immigrazione servono proposte di concreta inclusione

 La Stampa 16.2.2010

ROMA
Dopo la rivolta scoppiata a Milano tra immigrati sudamericani da un lato e nordafricani dall’altro dopo l’uccisione di un 19enne egiziano, il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini rilancia l’introduzione del tetto del 30% degli stranieri in classe, sottolineando che si tratta di una proposta concreta contro l’esclusione e la formazione di "ghetti".

«I fatti di Milano confermano la necessitą di politiche che perseguano una vera integrazione», dichiara Gelmini in una nota. «L’introduzione di un tetto del 30% alla presenza di studenti immigrati in ogni classe č un provvedimento concreto che dimostra l’impegno del governo in questa direzione. Vogliamo evitare che nelle nostre scuole si riproducano gli stessi ghetti che gią esistono in molti quartieri delle cittą italiane».

«Sono questi i veri ostacoli all’inclusione», prosegue il ministro avvertendo che «per affrontare il problema dell’immigrazione quindi sono necessarie proposte che, a differenza delle politiche permissive del passato, puntino concretamente all’inclusione degli stranieri. Nella scuola, come nei quartieri delle nostre cittą, č necessario combattere l’esclusione».

«Dispiace - conclude il ministro - constatare che, anche in questa occasione, la sinistra ha saputo solo strumentalizzare senza avanzare alcuna proposta convincente per governare questi fenomeni».