160 mila ragazzi dispersi da Tuttoscuola, 6.12.2010 Secondo l’Isfol, nel 2009 sono stati circa 121 mila i ragazzi tra i 14 e i 17 anni completamente fuori da qualsiasi percorso formativo, cioè il 5,2% della popolazione di questa fascia di età. Dai dati generali Miur, Tuttoscuola ha rilevato che si disperdono tra il primo e l’ultimo anno delle superiori, senza rientrare nel sistema di istruzione, circa 190 mila ragazzi. Ovviamente i dati dell’Isfol e quelli di Tuttoscuola in buona parte si sovrappongono, ma si può stimare che dopo la scuola media circa 160mila ragazzi si “disperdono” senza possedere livelli adeguati di formazione e istruzione, entrando nel mondo del lavoro, o parcheggiando nei pressi, privi di quelle competenze di base che la società della conoscenza richiede. Per migliaia di quei ragazzi per i quali già all’uscita dal primo ciclo di istruzione la scuola non costituisce più motivo di attrazione o motivazione valida per essere frequentata e vissuta, c’è la risorsa della formazione professionale che, sempre secondo l’Isfol, vede iscritti circa 150 mila ragazzi. Il canale della formazione professionale consente di assolvere al diritto-dovere e costituisce una alternativa al normale percorso di istruzione fino a 16 anni con possibilità di accedere alla qualifica al terzo anno. In alcune regioni (il primo esempio è venuto dalla Lombardia che ha stipulato con il Miur un’intesa apposita coinvolgendo anche il privato sociale) è possibile proseguire il percorso formativo con altri due anni per giungere al diploma, all’interno degli istituti professionali statali. Altre regioni stanno attrezzandosi per organizzare, in sinergia tra istruzione e formazione, corsi di formazione professionale che possano intercettare ragazzi “dispersi”. Ma la riduzione dei fondi pubblici sta penalizzando il privato sociale che costituisce un partner importante per la riuscita dei corsi triennali di formazione, con rischio di compromettere l’intera azione di recupero. |