Messaggio di fine anno ai miei studenti

Cari ragazzi, studiate

di Vincenzo Brancatisano, 18.12.2010

Cari ragazzi, studiate. Questa è l'unica arma che vi rimane per affrontare con sicurezza e senza ansia la complessità straordinaria del mondo che attende la vostra età post adolescenziale. E poi: leggete, leggete, leggete. Leggete, magari anche l'etichetta dell'acqua minerale, ma non smettete mai di leggere. Andate in biblioteca, lasciatevi affascinare dalle vetrine di una libreria, immaginate quante cose sono state pensate per voi e poi scritte, perchè non guardarci dentro? entrateci dunque.

Respirate l'aria dei libri sfogliandoli e portandoli al naso. Tuffatevi in mezzo agli scaffali. Non accettate di ignorare ciò che vi accorgete di non sapere. Oggi avete a disposizione milioni di possibilità di accesso alla conoscenza eppure dai vostri compiti in classe emerge che sapete meno di quanto noi sapevamo in quinta elementare o in terza media, in termini di forma e di contenuto. Non sprecate il tempo con Facebook a scrivere ca....e, usatelo come strumento utile non come fine strambo, fate a meno dei telefonini, quando potete, non fatevi regalare navigatori e altri strumenti di comodità di massa, ma guardate le targhette delle vie e delle piazze, datevi appuntamenti indicando come punti di riferimento i monumenti, le chiese, i parchi e non i nomi dei negozi, lasciate perdere i centri commerciali, i non-luoghi che ti vendono le palle di Natale mentre stai acquistando i Crisantemi: sono palle, appunto. Prendete l'abitudine di leggere una pagina di un libro di narrativa ogni sera prima di dormire.

Cacciate a calci nel culo la tv dalla vostra camera e se proprio volete fare un regalo a voi stessi, regalatela! magari a chi non sa vivere senza la cultura di Gerry Scotti o la prosa gracchiante di Maria De Filippi o a chi si illude di essere informato sol perchè ascolta i telegiornali. Acquistate un giornale ogni giorno (si chiama così per questo, no? altrimenti si chiamerebbe Filippo, come vi dico sempre in classe) e provate invidia per chi capisce le notizie di prima pagina mentre voi no: i giornali scrivono affinchè capisca la zia Maria, se voi non capite siete meno attrezzati di questa donna, dunque scatti in voi il fuoco sacro della dignità.

Ragazzi, non sprecate la vostra vita solo perchè vi hanno raccontato in tutte le salse (e vedo che vi hanno terrorizzati) che non avrete un lavoro sicuro nè una pensione. E' vero, è così. Ma fate vedere chi siete, voi siete meglio di noi, noi che abbiamo consentito che questa società si realizzasse, che la politica si affastellasse di giocatori d'azzardo e di delinquenti già condannati, noi che stiamo ancora consentendo che il nostro Paese sia messo alla berlina da questi venditori da quattro soldi che si vendono per un piatto di lenticchie.

Tra di noi molti sono precari, ma tra di noi c'è pure chi è potuto andare in pensione a 39 anni... Voi siete meglio di noi, che vi abbiamo rubato tutto, dunque coltivatevi e ribellatevi contro chi vi vuole male. Un caro augurio di buona vita dal vostro prof! (Vincenzo Bancatisano).