Scuola, migliorano gli studenti Il Messaggero, 7.12.2010 ROMA (7 dicembre) - Lontana dagli obiettivi di Lisbona, sotto la media Ocse, ma decisamente migliorata. La scuola italiana sembra essersi rimboccata le maniche. Almeno a guardare i risultati dell'ultima indagine Pisa (Programme for international student assessment) presentati ieri nella sede dell'Istituto per la valutazione del sistema d'istruzione (Invalsi). I quindicenni italiani - 30.905 studenti coinvolti in tutte le regioni, province autonome incluse, di 1.097 istituti, dai licei alla formazione professionale - sono, infatti, migliorati nella lettura risalendo di sei posizioni la graduatoria europea rispetto al 2006 con un punteggio medio di 486 a fronte di una media Ocse di 493 e vanno meglio anche in matematica - guadagnate tre posizioni rispetto al 2006 con un punteggio di 483 (496 la media Ocse) - e in scienze - avanzamento di un posto nelle classifiche europee con un punteggio medio di 489 (media Ocse 501). Un'inversione di tendenza che, considerando anche il 'de profundis' sancito dallo scorso rapporto che aveva catalogato gli studenti italiani tra i più somari in Europa, ha spinto il ministro Gelmini a parlare di «risultato eccezionale». «Le classifiche internazionali - ha fatto notare - mettono il nostro Paese tra quelli che hanno avuto tra i più significativi miglioramenti. In questi anni si è investito tanto sulla valutazione degli apprendimenti e ora i risultati ci premiano». Sebbene siano gli studenti dell'Italia settentrionale a raggiungere i risultati migliori con punteggi ben al di sopra della media Ocse, sono i loro colleghi del Sud, in questa edizione dell'indagine, a registrare i progressi maggiori, riducendo il divario nei punteggi rispetto ai coetanei del Nord. All'origine di questo scatto in avanti - ha spiegato il presidente dell'Invalsi, Piero Cipollone - «gli sforzi fatti per investire risorse nelle regioni del Sud attraverso l'impiego dei fondi Pon e non solo. È stata messa in campo anche una serie di iniziative a livello di singole scuole e adottato un piano di formazione per gli insegnanti del Mezzogiorno impegnati nel biennio delle superiori». Tra le regioni, la Lombardia è quella che raggiunge i migliori risultati, superando la media Ocse in lettura (522), matematica (516), scienze (526). Non meno significativo il dato della Puglia che, unica regione del Sud, ottiene risultati superiori rispetto alla media nazionale, recuperando solo in matematica ben 50 punti. L'indagine oltre a confermare fatti piuttosto scontati (i licei si distinguono per le rilevanti percentuali di studenti nei livelli di eccellenza mentre gli istituti professionali e la formazione professionale mostrano elevate porzioni di studenti ai livelli più bassi) mette l'accento su aspetti che meritano di sicuro un supplemento di riflessione: l'alta variabilità di risultati tra scuole, la forte differenza di genere sul fronte della lettura (46 punti in più per le ragazze), la persistenza di una percentuale di studenti (20%) al di sotto della soglia minima di competenze in lettura. Certo è che se è stato invertito il trend negativo degli anni scorsi - dicono in coro i sindacati - il merito innanzitutto è degli insegnanti ed è ora che anche sul fronte dei loro stipendi si migliori nella graduatoria Ocse. |