Il bullismo digitale? di A.G. La Tecnica della Scuola, 31.12.2010 Secondo un doppio sondaggio norvegese se due adolescenti su tre ne sono ormai vittime, tra queste le ragazze risultano essere il doppio dei ragazzi. Nella maggiora parte di casi si traduce in foto e testi pubblicati senza il proprio permesso, spesso anche in sms vessatori. Non tutti i tipi di bullismo digitale sono però uguali. Le prime avvisaglie già a scuola. Determinante il ruolo dei genitori. Il bullismo digitale? Una pericolosa tendenza, ‘figlia’ delle nuove tecnologie, di cui devono stare attente soprattutto le ragazze. Se due adolescenti su tre ne sono ormai vittime, tra queste le ragazze risultano essere il doppio dei ragazzi. A sostenerlo sono due sondaggi norvegesi condotti negli ultimi anni dall’istituto ‘TNS Gallup’, che si occupa di ricerche di mercato, e dalla compagnia telefonica Telenor.
A in cosa consiste il bullismo digitale? Nella maggiora parte di
casi si traduce in foto e testi pubblicati senza il proprio
permesso, spesso anche in sms vessatori. Non tutti i tipi di
bullismo digitale sono però uguali. "Quando si parla di
cyber-bullismo – ha detto il ricercatore Tove Flack del Centro di
Ricerca Comportamentale dell'Università di Stavanger, specializzato
in bullismo digitale - è importante distinguere tra coloro che
vengono vessati spesso e coloro che sperimentano le molestie solo
occasionalmente". Fondamentale diventa, quindi, il comportamento dei genitori. Una convinzione sostenuta anche per dagli addetti ai lavori: "I genitori possono fare molto per essere presenti – ha spiegato Arne Olav Nygard, che ha partecipato alla ricerca -. Un modo potrebbe essere quello di mettere il computer in una stanza al centro della casa, e devono insegnare ai bambini a usare nome e cognome per le interazioni in rete. Possono fare amicizia con i propri figli su Facebook. E, soprattutto, devono imparare la logica del mondo digitale: in questo modo sarà difficile per i ragazzi avere una vita digitale segreta". Quelli che non ce la fanno da soli, ad avere un minimo di dimestichezza con computer ed internet, possono sempre chiedere aiuto alla scuola. |