Per Monti la riforma Gelmini da Tuttoscuola, 20.12.2010 Mario Monti, presidente dell’Università Bocconi e per un decennio commissario europeo, in una intervista del Messaggero sulla questione della riforma universitaria, critica, innanzitutto il sistema politico italiano dalla vista cortissima e la protesta violenta che ha accompagnato nei giorni scorsi la manifestazione degli studenti a Roma. A proposito del ddl di legge Gelmini Monti sembra avere le idee molto chiare e non esita a prendere le difese del progetto che mercoledì al Senato dovrebbe ricevere l’approvazione definitiva. “Il ddl Gelmini è un passo importante verso un sistema universitario più moderno e più funzionale” ha dichiarato l’ex-commissario che, contrariamente a quanto hanno dichiarato con molta genericità diversi politici in questi giorni, è sceso nel dettaglio per motivare la sua presa di posizione. “Trovo positiva – ha dichiarato – la riforma degli organi di governo, la maggiore autonomia nella gestione del corpo docente, l’abolizione dell’attuale sistema dei concorsi. Nell’insieme, si riduce la presa del sistema corporativo sull’università”. Nell’intervista non poteva mancare il riferimento critico alla riduzione delle risorse che è tuttora, come si sa, uno dei motivi di forza della protesta. Anche su questo Monti è andato in senso contrario, dichiarando che “Le risorse sono sicuramente un problema ma non credo abbia senso gettare denaro in un sistema che funziona nell’interesse della corporazione universitaria invece che della qualità.” Monti non ha però nascosto le sue riserve sull’azione di Governo a causa soprattutto dell’assenza di un ministro per lo sviluppo economico che avrebbe dovuto affiancare il ministro dell’economia. “Bisognerebbe fare come la Germania - ha osservato Monti – che per un certo periodo ha avuto un “ministro per il futuro”. Potrebbe dare una voce alle prossime generazioni che sono sottorappresentate, perché non votano o addirittura non sono ancora nate”. |