Ocse, pagella insufficiente Ridotto il divario con gli altri paesi; i migliori esiti nel Nord Italia La Stampa, 7.12.2010
PARIGI Con un duplice distinguo: l’italia ha visto ampliarsi le disuguaglianze di performance tra scuole e anche su base geografica il divario è ampio, con i risultati di eccellenza concentrati nelle regioni del Nord. La Lombardia in particolare è ai livelli del Canada, terzo miglior paese dell’area Ocse. Al Sud si distingue la Puglia per i grandi progressi fatti negli ultimi anni. Per capacità di lettura, in media i quindicenni italiani sono 23esimi tra gli studenti dei 34 paesi Ocse, con una votazione di 486 punti (contro la media di 493), in matematica con un punteggio di 486 (media ocse 496) sono 29esimi e in scienze 27esimi con 489 punti (media 501). Al top della classifica per la lettura ci sono gli studenti coreani (539 punti) e finlandesi (536), davanti ai canadesi, come avviene per la matematica (546 e 541 punti rispettivamente) e anche per le scienze, dove però i finlandesi superano i coreani. Allargando il campo di indagine ai paesi emergenti, ad essere nettamente primi della classe sono gli studenti di Shanghai-Cina (556 punti in lettura e uno strepitoso 600 in matematica), mentre i liceali di Hong Kong sono al quarto posto davanti ai 15enni di Singapore. Va aggiunto che il 20% degli studenti di Shanghai raggiungono i due massimi livelli di competenza in lettura, il 50% in matematica e il 25% in scienze. In Italia, i bravissimi sono il 5,8% nella lettura (media ocse 7,6%), il 10% in matematica (ma gli ultra-bravi sono il 2,3%) e si va poco sopra il 5% in scienze. La performance dei quindicenni italiani è sotto la media in tutti e tre gli ambiti ed è sui livelli di Spagna, Portogallo, Slovenia e Lettonia per la lettura e di Ungheria, Stati Uniti, Irlanda, Portogallo e Spagna per la matematica. Le ragazze tendono a fare meglio dei ragazzi nella lettura ovunque e in Italia anche nelle scienze le 15enni si rivelano più preparate dei compagni di classe. In matematica, invece, sono i ragazzi ad avere migliori risultati nella maggior parte dei paesi (inclusa l’italia). Le variazioni tra scuole in Italia nei risultati dei test - segnala inoltre l’Ocse - sono aumentate nel corso degli anni rispetto a livelli già elevati e nel 2009 erano le maggiori dell’area. Altra particolarità italiana sono le forti differenze geografiche. Gli studenti lombardi nella lettura raggiungono il ragguardevole punteggio di 522, poco sotto i 524 del Canada e i superbravi sono l’11%. Sopra quota 500 anche Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Trento, Emilia Romagna e Veneto e a 499 punti arrivano le Marche. La Calabria per contro si ferma a 448 punti, la Campania a 451 e la Sicilia a 453. In matematica i bravissimi in Lombardia sono il 14% e la regione ha un punteggio di 516, superando di poco Trento (514), con un punteggio non distante da quello del Giappone (519) e superiore all’Australia (514). La Calabria si ferma a 442 (e solo l’1,8% degli studenti arriva al secondo miglior livello e nessuno al primo) e la Sicilia a 450. Nelle scienze il copione si ripete: Lombardia nuovamente prima con 526 punti, davanti al resto delle regioni del Nord e alle Marche, tutte oltre i 500 punti, soglia raggiunta anche dalla Toscana. Per contro sono sotto i 540 punti Calabria e Campania. Se si vanno a rivedere i risultati complessivi del 2000, il miglioramento c’è. Non tanto in lettura, perché il punteggio è sceso di 1 punto (487 nel 2000), ma dopo avere recuperato gran parte del calo del 2003 (476) e del 2006 (469). Sono i ragazzi (-5 punti) a frenare l’andamento, mentre le ragazze migliorano (+2 punti). Netti invece i progressi in matematica rispetto ai 466 punti del 2003 e ai 462 del 2006 e in scienze, dai 475 punti del 2006. Nel corso degli anni, è inoltre nettamente diminuito il numero degli studenti che non raggiungono livelli di competenze minime per svolgere attività di base nella società contemporanea, mentre sono aumentati i “top performer”. In matematica, il calo dei primi è stato del 7% tra il 2003 e il 2009, mentre i superbravi sono aumentati dell’1,9%, con un andamento in entrambi i casi migliore della media Ocse. |