ALMADIPLOMA
Più di 4 neodiplomati su 10 Il 62% prosegue con l'università, resta ambito il posto fisso La Stampa, 14.12.2010
ROMA Il campione analizzato è di quasi quarantamila studenti usciti dalla Maturità 2010, in particolare in Puglia, Calabria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto ed Emilia Romagna. Lo studio rivela che alla vigilia del diploma 62 ragazzi su 100 avevano già deciso di iscriversi all’università, che il voto medio di diploma è di 76,3 su 100 (ottiene i risultati massimi il 32%) e conferma che gli indirizzi liceali si caratterizzano per una forte presenza di studenti di estrazione borghese. Nel complesso, i diplomati si dichiarano piuttosto soddisfatti per l’esperienza scolastica fatta: 35 studenti su 100 sono decisamente soddisfatti e 51 su 100 lo sono moderatamente. Giudizio favorevole anche nei confronti degli insegnanti: l’85% dei diplomati è soddisfatto della loro competenza, il 78% della chiarezza espositiva e della disponibilità al dialogo e il 67% della loro capacità di valutazione. Meno apprezzati i laboratori (57%) e, in particolare, le aule e l’organizzazione scolastica: in questo caso i giudizi positivi sono solo uno su due. Sebbene i diplomati nel 2010 che confermerebbero la propria scelta superano la metà (55%), il 44% degli studenti cambierebbe: 11 su 100 ripeterebbero l’indirizzo ma in un’altra scuola; 9 sceglierebbero un diverso indirizzo della propria scuola e 25 cambierebbero sia scuola sia indirizzo. Alla vigilia della conclusione degli studi superiori, 62 diplomati su 100 intendono iscriversi all’università, 8 su cento sono interessati ad attività di qualificazione al di fuori dell’università e il 26% non intende proseguire gli studi. Dal punto di vista delle prospettive post-diploma le caratterizzazioni dei percorsi di studio sono nettissime. Tutti e tre i diplomi liceali preludono chiaramente allo studio universitario: il 91% dei diplomati 2010 nei licei ha intenzione di iscriversi a un corso di laurea. Negli indirizzi tecnici, invece, vuole andare all’università poco meno della metà dei diplomati (47%), mentre negli indirizzi professionali solo 24 su cento hanno intenzione di iscriversi all’università. Sebbene il mercato del lavoro tenda a chiedere flessibilità e inviti spesso i giovani a divenire “imprenditori di se stessi”, i diplomati cercano in particolare stabilità del lavoro e acquisizione di professionalità e gradiscono il contratto a tempo indeterminato pi— di qualsiasi altra tipologia contrattuale. |