Università, la riforma è legge

da Tuttoscuola, 23.12.2010

Il Senato ha approvato definitivamente la riforma dell'Università. Il via libera al disegno di legge è giunto al termine di un iter lungo e tormentato, con 161 sì, 98 no e 6 astenuti. Hanno votato a favore Pdl, Lega e Fli. Hanno votato contro Pd e Idv. Si sono astenuti (anche se al Senato vale come voto contrario) Udc, Api, Svp e Union Valdotaine. 

Nel corso della discussione, la presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro ha lamentato di essere stata insultata dai banchi della maggioranza e ha minacciato la possibilità di intervenire “110 volte” sul coordinamento del testo, per rallentarne l'approvazione. Le scuse di Maurizio Gasparri a nome del Pdl alla Finocchiaro hanno sventato questa minaccia e si è rapidamente proceduti alla votazione.

In tutto sono stati 850 gli emendamenti presentati e sistematicamente bocciati. È giunto anche un sì unanime dell'aula del Senato all'ordine del giorno presentato dal terzo Polo (Fli, Udc, Api e Mpa) che denuncia un'insufficienza di risorse per il sistema universitario e impegna il governo a “garantire le coperture finanziarie alla riforma nonché la certezza dei finanziamenti nel medio periodo per consentire un'adeguata programmazione degli interventi”.

Nella discussione in aula, il vicecapogruppo vicario del Pdl al Senato Gaetano Quagliariello ha illustrato che la riforma di incardina su tre principi: "Valutazione, merito, concorrenza" (AUDIO).