LA NOMINA

Palumbo, addio al Veneto
Prossimo il trasferimento al ministero

Per la dirigente scolastica è prossimo un passaggio a Roma

Maria Paola Scaramuzza Il Corriere del Veneto, 17.12.2010

VENEZIA — Valigie pronte per Roma. Questa volta la partenza è imminente. Per Carmela Palumbo, quello a venire sarà probabilmente l’ultimo Natale trascorso in Veneto come direttore dell’Ufficio scolastico regionale. La prima donna della scuola veneta, che da sei anni si trova alla guida del personale regionale del settore, sta per essere trasferita al ministero della Pubblica Istruzione, nel dipartimento che si occupa degli ordinamenti scolastici. Un nuovo incarico che potrebbe diventare effettivo già dal prossimo mese di gennaio. Nulla di ufficiale ancora è pervenuto dagli uffici veneziani di Riva de Biasio, dove tutti hanno la bocca cucita, a partire dalla diretta interessata. Le comunicazioni formali devono infatti ancora partire dalla sede centrale del Miur, eppure tra le segreterie romane e locali dei sindacati e nelle stanze degli assessorati alla scuola la notizia è ormai data per certa.

D’altra parte, la promozione di Carmela Palumbo alle alte sfere ministeriali era nell’aria da tempo. Già il penultimo ministro, Beppe Fioroni, l’aveva cercata per annoverarla nella dirigenza del personale ministeriale, mentre nel 2006 un’accesa polemica aveva accompagnato il suo possibile trasferimento presso un’altra direzione regionale, a vantaggio del trasferimento in Veneto del leghista Aldo Fumagalli, ex sindaco di Varese, estraneo al mondo scolastico. Ora il rasferimento, ventilato da tempo, pare sia stato finalmente avallato dal ministro in carica, Maria Stella Gelmini, che ha scelto la direttrice della scuola del Veneto, secondo i dati Ocse-Pisa tra le regioni a più alto rendimento d’Europa, per un posto di rilievo all’interno del principale dipartimento del settore istruzione del ministero. L’attuale dirigente veneta passerà quindi dall’organizzazione della scuola regionale alla gestione degli ordinamenti su scala nazionale, per occuparsi di tutto ciò che riguarda l’applicazione delle riforme della scuola, le proposte e i procedimenti in merito alla valutazione e gli esami di Stato. Intanto, vista l’assenza di un nome pronto per la sostituzione, il direttore lascia la scuola del Veneto nel pieno dell’applicazione della riforma degli istituti superiori, a pochi giorni dall’approvazione da parte della Regione del piano di dimensionamento delle scuole, prevista per fine dicembre, e in una fase in cui il personale della scuola ha subito notevoli sforbiciate a causa dei tagli. Se i tempi dovessero essere davvero così stretti, per la scuola veneta sarebbe a dir poco uno shock.