Precari verso lo sciopero degli scrutini?

da Tuttoscuola, 7.4.2010

Dopo l'incontro della scorsa settimana tra i sindacati e il Miur, conclusosi con la conferma, da parte del Ministero, del taglio di 25.600 docenti (8.700 nella primaria, 3.700 nella secondaria di primo grado, 13.750 nel secondo grado) per l'anno scolastico 2010/11, i Cobas e i comitati dei precari hanno minacciato il blocco degli scrutini di giugno.

Essi stessi, tuttavia, si rendono conto della debolezza di questo strumento di lotta, vietato dalla legge per le classi impegnate negli esami di Stato (maturità e licenza media), e comunque non utilizzabile al di là del limite di 5 giorni, oltre il quale il dirigente può sostituire i docenti mancanti e far presenti alla magistratura le responsabilità degli assenti, ancorché in sciopero, per l'interruzione di pubblico servizio.

Nei siti e nei blog dei precari queste preoccupazioni sono ben presenti, oltre alla consapevolezza della necessità (e della difficoltà) di coinvolgere nelle iniziative di lotta anche i colleghi di ruolo. Per questo, probabilmente, nelle prossime settimane riprenderà la pressione dei precari sui sindacati nazionali più forti, autonomi e confederali, perché si facciano carico dei loro problemi.

La prospettiva del blocco degli scrutini, ultima spiaggia della disperazione, spaventa insomma anche gli interessati, perché non risolutiva. Per questo, anche se con qualche scetticismo, nei siti dei precari non si manca di ricordare che l'attuale presidente della commissione Cultura della Camera, Valentina Aprea, aveva a suo tempo assicurato che il nuovo governo avrebbe continuato ad assumere dalla graduatoria fino al suo esaurimento, in conformità a quanto deciso dal governo Prodi. E sperano che questa strada si riapra.