Miur: Il tetto del 30% degli stranieri da Tuttoscuola, 30.4.2010 Non solo in Lombardia, ma anche nel resto di Italia il tetto del 30% per la presenza di stranieri in classe è stato rispettato, con poche deroghe. E' quanto emerge dai primi dati ufficiali sul provvedimento ministeriale che introduce la soglia e che sarà operativo dal prossimo anno scolastico. In tutti gli istituti italiani l'indicazione del ministero che mira a una più completa integrazione tra alunni stranieri e italiani nelle scuole - informa una nota del dicastero di viale Trastevere - è stata rigidamente rispettata consentendo solo in realtà specifiche la concessione di deroghe. Le deroghe sono state consentite dal Ministero solo nei casi in cui le scuole, attraverso l'aiuto della Direzione regionale, hanno attivato forme di sostegno come l'insegnamento della lingua italiana il pomeriggio e altre iniziative tese alla conoscenza della nostra cultura e negli istituti dove la maggioranza degli stranieri frequentanti sono nati in Italia e quindi già perfettamente a conoscenza della lingua. Nel Lazio il tetto del 30% di presenza di alunni stranieri nelle classi è stato ampiamente rispettato, a eccezione - segnala il ministero - di sei scuole (cui sono state concesse deroghe). In Toscana solo a due istituti delle provincia di Prato sarà consentito di superare la soglia indicata dal Miur. In Lombardia ben l'84% delle scuole rispetterà il provvedimento consentendo una più equilibrata distribuzione di alunni stranieri. In Friuli il tetto verrà rispettato in tutte le scuole eccetto in due. Nel Piemonte 1.990 scuole hanno adottato il provvedimento e 20 otterranno una deroga come previsto dalla normativa. La decisione di stabilire un tetto del 30% di alunni non italiani per classe - osserva il ministero nella nota - si conferma come il primo passo di una vera integrazione a partire dai più piccoli tesa di fatto all'accoglienza. Il provvedimento vuole migliorare non solo i rapporti tra cittadini stranieri e italiani, ma anche favorire la didattica scolastica ed evitare la formazione di classi ghetto con soli alunni stranieri. |