Emergenza continuità didattica? da Tuttoscuola, 27.4.2010 Una delle ragioni che hanno motivato in questi giorni le ipotesi di graduatorie o di albi regionali, proposti rispettivamente dal ministro Gelmini e dal governatore Formigoni, sembra essere la continuità didattica. In via generale sugli strumenti di reclutamento proposti, graduatorie o albi, i sindacati della scuola sembrano avere valutazioni diametralmente opposte. I sindacati dei dirigenti scolastici (Anp in testa) rivendicano da tempo la competenza diretta delle scuole nella scelta del personale docente, per una compiuta attuazione dell'autonomia e per un effettivo riconoscimento delle funzioni (e delle responsabilità) dirigenziali. La proposta Formigoni sugli albi regionali, da cui attingere direttamente per le nomine, non può che trovarli d'accordo. I sindacati dei docenti si sentono più garantiti da graduatorie (provinciali o regionali) per le quali i vincoli evitano discrezionalità e possibili sperequazioni. Teoricamente dovrebbero, quindi, apprezzare maggiormente le proposte del ministro Gelmini; l'ipotesi di introdurre misure regionali protezionistiche ispirate dalla Lega li trova preoccupati e decisamente contrari, ma il ministro, intervistata da Panorama, ha escluso la regionalizzazione della scuola "visto che è la struttura che garantisce il sapere nazionale e uno dei pochi settori in grado di tenere unito il Paese". Relativamente all'obiettivo di assicurare la continuità didattica, troppe volte compromessa dalla eccessiva mobilità del personale docente, i sindacati della scuola ricordano (e chiedono) che il modo migliore per assicurare alle scuole e agli alunni la continuità è la stabilizzazione degli organici. Oltre alla incidenza negativa della mobilità dei docenti titolari, ogni anno, infatti, almeno altri centomila posti sono assegnati a docenti con contratto a tempo determinato senza vincoli o diritti di continuità sulla stessa sede. La copertura dei posti vacanti con nuove immissioni in ruolo, oltre a risolvere parzialmente l'annoso problema dei precari, stabilizzerebbe anche il servizio scolastico a beneficio della continuità didattica. |