Permessi lavorativi:
sospese le modifiche alla Legge 104
Infatti il Disegno di Legge noto come "Collegato
Lavoro", che il Senato aveva definitivamente approvato il 3 marzo e
che apporta una serie di modifiche riguardanti i permessi lavorativi
retribuiti a chi assiste un familiare con grave disabilità, è stato
rinviato alle Camere dal presidente della Repubblica. Fino dunque
alla nuova approvazione e alla definitiva pubblicazione in Gazzetta
Ufficiale, quelle modifiche - delle quali resta da capire la reale
portata - non sono vigenti
di Carlo Giacobini
da
Superando
1.4.2010
Come ampiamente riportato dagli organi
di informazione, il presidente della Repubblica, avvalendosi delle
prerogative concesse dall’articolo 74 della Costituzione, ha
rinviato alle Camere il Disegno di Legge noto come
"Collegato Lavoro", che il Senato aveva definitivamente
approvato il 3 marzo scorso e che gli era stato sottoposto, come di
rito, per la promulgazione. Il testo reca: Deleghe al Governo in
materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi,
aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per
l'impiego, di incentivi all'occupazione, di apprendistato, di
occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e
disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.
Come già illustrato su questo sito [se ne legga cliccando
qui, N.d.R.], l’articolo 24 di quella norma - non
ancora vigente - prevede una modificazione sostanziale
dell’articolo 33 della Legge
104/92 (la Legge Quadro sull’Handicap), in materia di
permessi lavorativi retribuiti a chi assiste un familiare
con grave disabilità. Tali modifiche riducono formalmente
la platea dei beneficiari dei permessi (permessi solo ai
parenti e affini fini al secondo grado, salvo ampie eccezioni), ma
la disposizione contiene anche alcuni elementi su cui vi sono delle
riserve tecniche e operative di non poco conto, dubbi tecnici non
certo trascurabili, come l'abrogazione dell'obbligo di
assistenza continuativa ed esclusiva verso gli stessi
familiari con handicap grave. Questa confusa esposizione della nuova
norma renderebbe tra l'altro del tutto inefficace
l’intento limitativo sottolineato più volte dagli estensori del
testo e in particolare dal ministro Brunetta.
Va precisato che fra i motivi che hanno spinto il Capo dello Stato a
rinviare alle Camere il testo che gli era stato sottoposto, non vi
sono riferimenti a questa modifica alla disciplina dei permessi, ma
considerazioni ben circostanziate relative ad altri
delicatissimi aspetti di diritto del lavoro.
Il testo verrà ora nuovamente esaminato dalle Camere, ma gli spazi
di rettifica dell’articolo 24 sono assai ristretti. Nell'Audizione
alla Camera della seduta di ieri [31 marzo, N.d.R.], il
ministro Sacconi, ha anticipato che è nelle intenzioni del Governo
limitare la nuova discussione ai soli articoli su
cui il Capo dello Stato ha sollevato dubbi. La situazione è comunque
molto fluida e questo intento potrebbe anche essere condizionato da
altre necessità.
Nel frattempo, comunque, fino alla nuova approvazione e alla
definitiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il Disegno di Legge
non è vigente e le nuove indicazioni relative ai permessi lavorativi
non sono applicabili.