Siano i docenti a decidere e i medici a diagnosticare (ulteriore replica a ilsussidiario.net) di Vincenzo Pascuzzi, 2.4.2010 Gentile Anna Di Gennaro, anch’io la ringrazio per la Sua risposta (*) relativamente ad un aspetto importante. Anche a me è simpatico Totò e la scena della dettatura a Peppino ma nessuno dei due attori rappresentava situazioni a rischio di burnout. Dal titolo scelto dalla Redazione si può intendere che la valutazione abbia validità preventiva o di diagnosi precoce per la pazzia! Confermo che, a mio giudizio, conviene invece lasciare queste incombenze alla medicina e all’iniziativa individuale e spontanea dei docenti. Nel suo articolo si parla esplicitamente di “verifica dell’operato” e di “valutazione della performance” effettuate presumibilmente da parte del Miur e magari con modalità obbligatoria.
Da due anni la scuola e interessata (e
stravolta) da provvedimenti calati dall’alto (le c.d. riforme
Gelmini) che comportano massicce riduzioni di personale docente e
ata. Provvedimenti non già mirati a obiettivi didattici chiari,
condivisi e poi verificabili ma a drastiche e repentine riduzioni di
spese (imposte dal Mef) che ne peggioreranno sicuramente la qualità.
Da qui la diffidenza dei docenti, e dei precari in particolare, nei
confronti di ulteriori valutazioni da parte Miur (dopo lauree,
abilitazioni, masters, specializzazioni, tirocini, pluriennali
esperienze sul campo). (*) RISPOSTA:
Innanzitutto la ringrazio per aver
espresso pubblicamente il Suo commento che contiene spunti
interessanti di seria riflessione per tutti i lettori. In secondo
luogo le segnalo che il titolo e l'occhiello è stato liberamente
scelto dalla Redazione. Tuttavia non mi è affatto dispiaciuta la
scelta, corredata dalla nota scena filmica di Totò alle prese con la
dettatura di un improbabile testo. Ma la questione è davvero seria e
la ferita ben più profonda di quanto le istituzioni siano in grado
di cogliere considerato altresì che la Prevenzione e gestione dello
Stress Lavoro-Correlato nella Scuola (ai sensi dei D. Lgs. 81/2008 e
106/09) pare non essere presa minimamente in considerazione dai
datori di lavoro: i dirigenti scolastici attualmente privi di
info/formazione adeguata. La conseguenza è il dilagare del disagio
mentale di origine professionale di cui può leggere più ampiamente
qui.
Libero di interpretare come crede il mio articolo, che è ben lungi
da proporre "ricette"! Da nessuna parte ho scritto di terapie, ma
ipotizzato un possibile metodo di affronto che tenga conto della
peculiarità della delicata questione docente cui rendere la dignità
che le spetta... prima che sia troppo tardi. |