Polemica politica
per gli istituti torinesi scocciati

da Tuttoscuola, 27.4.2010

Un gruppo di giovani militanti dell'Acmos, l'associazione di solidarietà nata a Torino diversi anni fa da una costola di ''Libera'', il sodalizio contro le mafie fondato da don Luigi Ciotti, nei giorni scorsi ha impacchettato nottetempo con nastro adesivo gli ingressi di un centinaio di istituti scolastici del capoluogo piemontese.

Si è trattato di un gesto pressoché simbolico che non ha impedito l'ingresso di docenti e alunni a scuola, ma che è servito, secondo i promotori dell'iniziativa, a richiamare l'attenzione pubblica sui tagli alla scuola statale.

Chi ci vuole ignoranti ci ruba il futuro. Diritto a scuola! questa la scritta che campeggiava sul nastro isolante utilizzato per l'impacchettamento.

Sul sito ufficiale dell'Acmos è già apparso lo slogan che sintetizza l'iniziativa: ''Ci siamo scocciati'', che mette insieme la protesta contro i tagli e l'utilizzo dello scotch.

Gli universitari piemontesi vicini alla Lega hanno interpretato l'iniziativa degli "scocciati" come dettata dal timore che l'avanzata della Lega tagli loro le prebende che invece hanno per troppo tempo ottenuto dai loro amici solo per fare politica all'interno della scuola pubblica.

Di quali prebende si tratti lo ha fatto capire Augusta Montaruli, consigliere regionale Pdl, che ha ritenuto paradossale che si sia 'scocciato' proprio chi, bilancio sociale 2008/2009 alla mano, avrebbe ricevuto tra il settembre 2008 e il giugno 2009 contributi per ben 916.400 euro.

"Ci chiediamo - ha dichiarato la Montaruli - se ci troviamo davanti ad un movimento politico anziché a un'associazione che dovrebbe promuovere iniziative a carattere culturale e formativo". E ha poi aggiunto "Poiché confidiamo nella buona fede degli organizzatori, siamo certi che il comitato direttivo dell'Acmos vorrà rinunciare quest'anno a circa un milione di euro di entrate da soggetti per lo più pubblici per far in modo che questa cifra venga destinata all'edilizia scolastica e al diritto allo studio dei ragazzi".