Resoconto da SFIDA del 25.4.2010 Giovedì 15 aprile 2010 alle ore 17.00 presso la sede della Regione Puglia in Bruxelles, Rue du Trone 62, si è svolto il Convegno “Integrazione scolastica in Italia: Problemi e prospettive”, organizzato dall’Associazione Superamento Handicap ONLUS in collaborazione con il Sindacato Famiglie Italiane Diverse Abilità “SFIDA”. Il Segretario Nazionale di SFIDA, Dino DI TULLIO, dopo aver salutato e ringraziato per l’opportunità offerta, il dirigente dell’Ufficio per i Rapporti con le Istituzioni dell’Unione Europea della Regione Puglia presso la sede di Bruxelles, ha immediatamente affrontato il tema oggetto dell’incontro sottolineando come la legge sull’integrazione scolastica in Italia, all’avanguardia in Europa, rischia di essere vanificata da scelte dettate solo da una politica che mira al pareggio “contabile”. La riforma scolastica in itinere ha prodotto condizioni tali da ostacolare il processo d’inclusione degli alunni con disabilità in contrasto sia con la Costituzione italiana che prevede la “rimozione degli ostacoli”, sia con quanto affermato dalle Linee Guida sull’integrazione scolastica emanate dal MIUR. Oggi le famiglie degli alunni con disabilità, denunciando lo stato di abbandono istituzionale in cui versano, richiedono un intervento immediato a difesa dei diritti dei loro figli che potrebbero integrarsi in un contesto sociale e costruirsi un futuro qualitativamente migliore, qualora fossero adeguatamente supportati. I loro sforzi, però, sono resi vani da scelte politiche prive di contenuto aderente ai reali bisogni e alle effettive esigenze delle Persone con disabilità, così come da prassi ormai consolidate che affermano principi costituzionali puntualmente disattesi. Se è vero che “la disabilità è il risultato dell’interazioni tra le caratteristiche delle Persone e le barriere attitudinali e ambientali che esse incontrano”, è altrettanto vero che chi è preposto a rimuovere tali barriere, per creare un progetto di vita condiviso, a causa di scelte illogiche tende ad ostacolare le aspettative dei disabili, non considerando la portata di tale progetto e le notevoli ricadute sui soggetti normodotati.
Il
Segretario Nazionale, dopo aver consegnato agli intervenuti e alle
figure istituzionali preposte un documento che non contiene
denuncia, ma proposte costruttive affinché trent’anni d’integrazione
scolastica non vengano cancellati, ha chiesto a chi ricopre un ruolo
istituzionale quel coraggio e quella coerenza politica
indispensabili per difendere tutti quei ragazzi con disabilità, oggi
cittadini “europei”, mortificati nei loro diritti fondamentali
(educazione – istruzione – integrazione). Il Segretario Nazionale ha
infine auspicato che tutti gli alunni con disabilità, in qualsiasi
Stato europeo vivano, possano raggiungere i livelli più alti
d’istruzione e che l’inclusione possa realizzarsi attraverso
progetti condivisi che guardano alla Persona nella sua interezza e
non al soggetto con disabilità come “costo passivo” per lo Stato. Il Segretario Nazionale Dino DI TULLIO
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