«Stare a casa dopo il parto? Un privilegio» Il ministro Gelmini a dieci giorni dalla nascita della figlia Emma Wanda: «Sono poche quelle che si permettono l'assenza dal lavoro per mesi. Bisogna fare dei sacrifici» Marzio Mian da Io Donna, 30.4.2010 La ragazza del lago ora che è mamma ha perso quell’apparente fragilità che intrigava tanto; sembra aver conquistato una forza e quindi una autorità che le permettono di parlare in modo meno circospetto, come se questo nuovo ruolo desse più tono all’altro, quello di ministro dell’Istruzione. O forse è il luogo dell’incontro, la sua casa di Padenghe sul Garda, a rivelare qualcosa di nuovo su Mariastella Gelmini: quell’aria da padana dimessa, l’antivistosità sono davvero il suo marchio estetico, applicato fin dentro le mura domestiche, tanto che sorprende vedere l’auto ministeriale parcheggiata davanti a un’abitazione modesta, la classica casa a schiera “da geometra”, più adatta, pensi, a una maestra di paese che alla “figlia del predellino”, la donna che il 18 novembre del 2007 in un’ora radunò a piazza San Babila una folla straripante per l’annuncio della nascita del Pdl. Anche la sala, dove la Gelmini concede a Io donna la prima intervista da quando è nata Emma Wanda, non ha nulla di berlusconiano; ricorda piuttosto certi salotti dei dirigenti leghisti brianzoli, pareti rosa con finte boisserie, mobili decisamente in stile. Qui Mariastella ha anche l’ufficio, fax, computer. Si muove con gentilezza, è gentile con i dirigenti che la chiamano da Roma («ogni tanto raggiungono il lago per le firme» dice), è piena d’energia, racconta che interrompe il lavoro solo per allattare Emma. Mentre parliamo la tiene in braccio, ancora un po’ impacciata: «Sarò a Roma con lei a partire dalla fine del mese, torneremo nei fine settimana con il Frecciarossa».
Subito in
pista, come Ilaria D’amico su La7. Ha seguito le polemiche per le
sue dichiarazioni sul fatto di potersi permettere un rientro così
rapido, a differenza di altre donne meno fortunate?
Però le donne
normali che lavorano dopo il parto sono costrette a stare a casa.
Un
privilegio? Non è un diritto?
La sua
proposta di un reclutamento regionale degli insegnanti sembra
avvallare le critiche di Fini su un Pdl schiacciato sulla Lega.
Lei vuole la
scuola del merito, ma una selezione su base regionale lo garantisce?
Neanche
l’autonomia degli istituti ha prodotto meraviglie.
Propositi
gentiliani. Soddisfatta del ripristino del voto in condotta?
Gli incentivi
agli insegnanti arriveranno dai risparmi fissati dalla Finanziaria.
Li può quantificare?
Emma andrà
alla scuola pubblica?
Perché
Francesco Saverio Borrelli non è stato riconfermato alla presidenza
del Conservatorio di Milano? |