DIRITTO DI CRONACA

I bimbi e le scuole che non ci sono

Tra tagli e limitazioni, problemi di budget e ristrutturazioni,
materne e nidi chiudono o offrono servizi meno efficienti

Flavia Amabile La Stampa, 13.4.2010

Bisogna raccontare che cosa sta avvenendo in tutt'Italia in questi mesi di tagli ai fondi pubblici. Da Palermo a Milano in tutt'Italia, invece di assistere ad un aumento degli asili nido già pochi rispetto alle richieste, si sta assistendo a tagli e ridimensionamento dei servizi.

E, quindi, in un Paese in cui si invocano a gran voce la protezione della vita e le politiche familiari troviamo che a Palermo, per problemi di budget, i bambini non avranno più pasta ogni giorno ma soltanto due volte a settimana.

A Roma il comune non ha i soldi per pagare gli insegnanti e resteranno chiuse undici strutture già pronte e destinate ad accogliere bambini dal prossimo settembre. Altre cinque non verranno finanziate, perché il Comune non sa proprio dove andare a prendere i soldi necessari.

A Milano si teme l'introduzione di una tassa per l'iscrizione dei bambini alla scuola dell'infanzia. Non se ne farà nulla per le iscrizioni a settembre ma il bilancio comunale prevede per il 2010 un aumento delle entrare di 1,7 milioni dai servizi per l'infanzia. Da dove arriveranno? Dall'aumento delle rette per la mensa aumentate nell'anno 2009-2010 già molto, anche del 47% in alcune scuole della città?