La decisione di un sindaco leghista nel
bresciano. Genitori in rivolta
"Niente mensa ai figli Andrea Montanari, la Repubblica 8.4.2010 MILANO - Dopo la vicenda di Montecchio Maggiore in provincia di Vicenza, è accaduto anche in una scuola elementare di Adro, in Franciacorta nel bresciano. Il Comune ha negato il pranzo ai figli delle famiglie in arretrato con i pagamenti delle rette per la mensa. Anche in questo caso l'amministrazione comunale è guidata dalla Lega. Se in Veneto, però, due settimane fa la giunta aveva almeno lasciato gli scolari a pane e acqua, il sindaco di Adro, Oscar Lancini ci andato ancora più pesante. Li ha lasciati letteralmente a bocca asciutta. Impedendo l'ingresso nella mensa agli alunni non a posto con i pagamenti della mensa. La decisione è stata presa prima delle vacanze pasquali. Dopo che il sindaco aveva annunciato di non voler più coprire i debiti della mensa scolastica gestita da un'associazione di genitori. Lancini è famoso per le sue iniziative contro gli immigrati extracomunitari: anni fa mise una taglia sui clandestini e ad Adro gli extra comunitari sono stati esclusi dai bouns a favore delle famiglie bisognose. In una lettera inviata a lui e al dirigente scolastico dell'istituto lombardo, Gianluca Cadei, la mamma di una bambina esclusa dalla mensa sostiene di aver "pagato le rette di febbraio e marzo con un leggero ritardo. Quand'anche il Comune fosse sull'orlo della bancarotta - aggiunge - mi sarei aspettata più attenzione, prudenza e rispetto prima di umiliare una bambina di 10 anni davanti ai suoi insegnanti a ai suoi compagni". Protesta anche una mamma musulmana che ha due alunni che frequentano l'istituto: "Il pagamento della mensa - spiega - è di oltre 50 euro al mese. Per noi è una cifra altissima, che non riusciamo assolutamente a fronteggiare". L'esclusione dei bambini riguarda non sono i figli di stranieri iscritti alla scuola dell'obbligo, ma anche quelli appartenenti alle famiglie italiane.
"Ho sempre pagato, ma spesso in
ritardo - racconta un'altra mamma - Va però anche detto che ad Adro
la mensa si paga in anticipo e ti risarciscono poi se il bambino non
la frequenta". In effetti, norme alla mano, la decisione del sindaco
di Adro sembrerebbe anche non rispettare l'obbligo di frequenza del
tempo mensa previsto dall'articolo 1 della legge 176 del 2007.
"Siccome sono una madre di famiglia che lavora - incalza
polemicamente anche un'altra mamma di un bambino escluso - potrebbe
ancora accadere in futuro che saldi la tariffa oltre la scadenza
fissata per mancanza di tempo. In questo caso vorrei essere
avvertita per posta della minacciata espulsione di mia figlia dalla
mensa scolastica. Naturalmente sono disponibile a rifondere il
comune del costo del francobollo". |