Mensa negata e scuolabus da Tuttoscuola, 19.4.2010 Sulle recenti vicende delle mense e dei servizi di trasporto scolastico hanno preso posizione la Cisl-scuola, attraverso il segretario generale Scrima, e il Coordinamento Genitori Democratici. Scrima ha dichiarato che le difficoltà economiche delle famiglie "non devono essere pagate dai bambini comprimendo i loro diritti. È un'ingiustizia sociale ed è un fatto altamente diseducativo che ciò avvenga nell'ambiente della scuola, che è un fattore di crescita". Scrima non si è soffermato sulle situazioni dei "furbetti" che sulla morosità ci "marciano" e ha rivolto l'attenzione ai casi di famiglie non abbienti, affermando che "se si tratta di morosità da parte di famiglie disagiate è l'istituzione locale che deve intervenire per garantire il diritto dei bambini. È un fatto di civiltà. Se c'é un servizio pubblico che tutti pagano è giusto che siano davvero tutti a pagarlo, ma se ci sono difficoltà se ne deve fare carico la collettività". Non diversa la posizione del CGD. "Sono sempre più numerosi gli Enti Locali che hanno scelto di perseguire l'evasione delle rette scolastiche - afferma il Coordinamento Genitori Democratici - punendo i bambini. Senza distinguere tra evasori furbi e veri indigenti." "Anche valutando pragmaticamente le conseguenze di iniziative che diverse amministrazioni locali stanno adottando - prosegue il comunicato - ci chiediamo se val proprio la pena mettere alla gogna dei bambini lasciandoli a pane e acqua o sbattendogli in faccia le porte dello scuolabus. Ci costa di meno il servizio se lo scuolabus è un po' più leggero? Spendiamo di più se anziché buttare i pasti non consumati dai nostri figli nelle mense li lasciamo dividere con i figli di chi per vari motivi non ha pagato?" "Crediamo che la scuola non possa educare alla legalità ed al rispetto delle regole quando si contravviene ai più elementari principi di solidarietà", conclude il CGD.
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