In Inghilterra inglese obbligatorio
per gli immigrati. E in Italia?
Giro di vite laburista nei confronti degli immigrati

da Tuttoscuola, 13.4.2010

Il premier laburista britannico Gordon Brown, nelle 76 pagine del manifesto di Birmingham con cui ha lanciato la campagna elettorale per le consultazioni del prossimo 6 maggio, ha incluso tra gli impegni del futuro governo anche un giro di vite nei confronti degli immigrati, come ha riferito da Londra il corrispondente del Corriere della Sera.

Poiché "venire in Gran Bretagna è un privilegio, non un diritto", ha detto il premier, gli immigrati dovranno conoscere in modo adeguato l'inglese. "Renderemo il nostro test di inglese più duro" ha aggiunto Brown, e ai candidati verrà chiesta anche la conoscenza dei "valori e delle tradizioni del popolo britannico".

Per i commentatori politici inglesi è evidente il tentativo laburista di recuperare consensi al centro.

In Italia la proposta laburista è invece musica per le orecchie della Lega che in questi giorni, dopo l'esito elettorale particolarmente favorevole (compreso quello del ballottaggio di domenica), sta alzando il tiro nella sua linea di protezionismo culturale e scolastico.

C'è da aspettarsi che qualche esponente leghista faccia sua la proposta di Brown, perfezionando alcune ipotesi, già avanzate a suo tempo dall'on. Cota, con quella idea delle classi ponte che prevedevano una preparazione degli alunni stranieri per acquisire i termini minimi della lingua e della cultura italiana prima di essere ammessi nelle classi insieme agli altri.