Elezioni & scuola/1. da Tuttoscuola, 6.4.2010 La geografia politica delle Regioni è uscita notevolmente modificata dall'esito delle elezioni regionali svoltesi il 28 e 29 marzo 2010. La maggioranza delle Regioni, tenuto conto dell'orientamento di quelle dove non si sono rinnovati i Consigli e delle quattro che sono passate dal centro-sinistra al centro-destra (Piemonte, Lazio, Campania, Calabria), è ora politicamente allineata con il governo nazionale (undici regioni a sette). Questo dovrebbe rendere più fluido il lavoro degli organi, come la Conferenza delle Regioni e la Conferenza unificata Stato-Regioni-Autonomie locali, nei quali si svolge il processo di concertazione interistituzionale necessario per dare concreta attuazione al riassetto in chiave federalista della Repubblica italiana scaturito dalla revisione della Costituzione italiana del 2001. Per quanto riguarda il settore della scuola potrebbe aumentare in generale la disponibilità a trovare l'intesa (e le "Intese") sulle materie a competenza concorrente tra lo Stato e le Regioni, o su quelle che comunque richiedono un accordo. Si potrebbero avere in sostanza tempi più brevi (si può stimare in due-tre mesi il ritardo attribuibile ai non buoni rapporti Miur-Conferenza che si è ripercosso sui tempi di approvazione finale dei regolamenti sulle superiori). Ma non, con ogni probabilità, cambi di direzione rilevanti sulle principali questioni sul tappeto. |