Trattativa all'Aran
per accorpare i comparti pubblici
Richiesta di accorpare i comparti di scuola, universitā e ricerca  

da Tuttoscuola, 22.4.2010

Si č tenuta all'Aran la riunione di apertura delle trattative per il Contratto collettivo nazionale quadro per la definizione dei comparti e delle aree di contrattazione collettiva per il triennio 2010-2012, secondo la previsione del decreto legislativo 150/2009.

Sulla base dell'atto di indirizzo del Governo e del decreto 150/2009, č stato proposto di istituire quattro comparti di contrattazione collettiva. In sostanza, per le amministrazioni ed enti centrali dello Stato verranno istituiti due comparti, con la raccomandazione di tener conto della specificitā e delle dimensioni dell'attuale comparto Scuola; per le amministrazioni territoriali l'indicazione, dovuta alla presa di posizione della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, č quella di tenere insieme i dipendenti della Sanitā con quelli delle Regioni, separando questi ultimi dal comparto - e dall'area - degli Enti locali.

Le Confederazioni presenti hanno convenuto sulla indisponibilitā a traslocare i dipendenti delle Regioni nel comparto/area della Sanitā; il Commissario Aran ha preso atto della quasi unanimitā del tavolo sul punto e si č impegnato a comunicarla alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni, ai fini di una modifica dell'Atto di indirizzo.

FP-CIDA e Confedir hanno congiuntamente espresso, tra l'altro, la richiesta di tenere insieme, in un unico comparto/area, Scuola, AFAM, Universitā e Ricerca, per coerenza con le strutture istituzionali preposte a questo settore (Ministero, Commissioni parlamentari), giā accorpate sulla base di un indirizzo generale e condiviso sulla "societā della conoscenza".

Il Commissario Aran, in conclusione, ha rappresentato l'opportunitā di proseguire la trattativa, in attesa della pronuncia della Conferenza dei Presidenti delle Regioni in ordine all'accorpamento Regioni-Sanitā, su tutti gli altri punti toccati dall'Atto di indirizzo e dalla discussione.

Prevista, quindi, una nuova riunione nella prossima settimana.