Dall'Età della Pietra all'Età della LIM... di Davide Suraci, da Territorio Scuola 3.4.2010 Le LIM (come del resto tutti i mezzi e le infrastrutture informatiche) hanno un senso solo se vengono utilizzate in contesti di confronto e di apprendimento allargati e ampiamente condivisi, praticamente inesistenti nella maggioranza delle scuole e università italiane. Niente di diverso, perciò, dagli altri strumenti di interazione (internet, posta, chat, video-conferenza, social-network, ecc.) e di scambio reciproco delle informazioni. Sono solo interfacce “uomo-macchina-uomo” in cui se immetteremo bit di ignoranza, imbecillità e di disinformazione, otterremo analoga spazzatura… In altri termini, si sta dando un peso eccessivo alla “magnificenza” del mezzo affossando contemporaneamente la qualità delle interazioni educativo-formativo-istruttive. Quanto hanno contribuito queste interfacce di comunicazione alla crescita culturale, civile, sociale, economica, politica di questo Paese negli ultimi dieci anni? In moltissimi stanno ancora continuando a confondere il dominio del “mezzo” con quello della conoscenza (come dire: lo studente sa usare molto bene gli strumenti multimediali ma non sa comprendere il significato delle parole e dei numeri).. Le “normali” necessità della scuola sono ormai diventate un’opzione… È il superfluo che colpisce l’immaginario collettivo, altro che carta da fotocopie o igienica! Forse, un domani, per andare in bagno torneremo all’età della “pietra”? Speriamo solo che non sia spigolosa (la pietra)…
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