Discriminazione a scuola.
Dopo Brescia anche Barletta e Verona

 da Carta.org, 15.4.2010

Dopo il caso di Aldro, Brescia, dove la giunta leghista ha sospeso il servizio di mensa scolastica ai bambini delle famiglie indietro con la retta, casi analoghi sono accaduti a Barletta e di Verona.

Nella scuola elementare “Modugno” di Barletta nove bambini sono stati esclusi dalla mensa perché le loro famiglie non hanno i mezzi per pagare le spese. I genitori non hanno i soldi per la card mensa, come ha riportato il Corriere del Mezzogiorno. E allora a Barletta, comune retto dal sindaco del centrosinistra Nicola Maffei, chi non paga non mangia. Così quando suona la campanella della mensa, una parte degli alunni scende nel refettorio ma i nove piccoli senza card carica aspettano in classe e qualche volta mangiano un panino. La situazione si sta verificando nella scuola da qualche giorno.

Il Comune cerca una soluzione – La dirigente del settore ai servizi sociali del Comune Maria Rosaria Donno assicura che si sta cercando una soluzione: «purtroppo – ha spiegato – il bilancio non è stato approvato e lavoriamo in ristrettezze».

A Verona invece i bambini sono rimasti senza bus scolastico. E’ accaduto per 16 bimbi lasciati a terra dopo le vacanze pasquali. La retta di 23 euro al mese non era stata pagata dai genitori. E stessa sorte potrebbe toccare ad altri 93 bambini, se i loro genitori non salderanno gli arretrati. Il pesante giro di vite dell’amministrazione comunale veronese [il sindaco della città è il leghista Tosi] sembra sia arrivato dopo alcuni solleciti, spediti a una cinquantina di «famiglie morose», su 1117 utenti che utilizzano il servizio.