Venga subito approvata
quella legge sulla dislessia*
È infatti recentemente passata alla Camera, dopo
dieci anni di lunga attesa, la legge di tutela degli studenti con
dislessia o altri disturbi specifici di apprendimento, ma manca
ancora l'approvazione del Senato e tutto potrebbe essere rimesso in
discussione, facendo riprendere il rimpallo parlamentare. E tuttavia
qui c'è in gioco qualcosa che non ha prezzo, vale a dire il futuro
di tanti bambini e ragazzi intelligenti che non riescono a leggere,
scrivere e operare con i numeri con la stessa naturalezza dei loro
compagni
da
Superando
13.8.2010
Dopo
dieci anni di lunga attesa
è stata recentemente approvata alla Camera, all'unanimità, la legge
di tutela degli studenti con DSA (disturbi
specifici di apprendimento quali dislessia, disgrafia, disortografia
e discalculia), ora al vaglio del Senato per
l'approvazione definitiva. Per tutti i genitori di bambini e ragazzi
dislessici o con altro tipo di DSA è un importante traguardo,
preannunciato dall'approvazione negli ultimi anni di numerose Leggi
Regionali volte a colmare il vuoto legislativo nazionale. Ma
non possiamo ancora esultare. Infatti, per l'approvazione
definitiva, il Senato deve convalidarne le numerose modifiche. E se
non lo facesse? Basterebbe anche una sola virgola per rimettere
tutto in discussione e riprendere il rimpallo parlamentare,
anche all'infinito.
Funziona così, in Italia, a meno che non ci sia il traino di forti
interessi economici. Ma di mezzo, in questo caso, c'è qualcosa di
ben più importante, dal valore inestimabile: c'è il futuro
di tanti bambini e ragazzi intelligenti che non riescono a
leggere, scrivere e operare con i numeri con la stessa naturalezza
dei loro compagni.
Per apprendere e mettere in campo tutte le loro capacità
hanno solo bisogno di modalità didattiche diverse, capaci
di bypassare le difficoltà strumentali. Spesso, invece, incompresi,
tacciati di stupidità e pigrizia, derisi dai compagni e lasciati ai
margini, perdono ogni motivazione allo studio e
scivolano nell'insuccesso scolastico che ben presto si riversa
negativamente in ambito personale, sociale e relazionale.
Attendiamo quanto prima l'approvazione definitiva di questa
legge che riconosce non solo la particolarità dei bisogni
formativi ed educativi degli studenti dislessicio con altro tipo di
DSA, ma anche la necessità di una diagnosi precoce,
il diritto all'utilizzo degli strumenti compensativi
e a una didattica flessibile, mirata alle esigenze di
questi ragazzi. Molti di essi, nel frattempo, sono o stanno
diventando adulti, con un vissuto scolastico penalizzante,
privo di adeguata tutela.
Allora invitiamo i senatori, che stanno discutendo il testo di
legge, ad ascoltare le nostre storie che parlano di
sofferenze, di battaglie quotidiane, di abbandoni scolastici, di
traumi familiari, di vite spezzate. Venite a conoscere i nostri
figli: capirete le loro reali difficoltà, la loro incredibile
fatica, il loro massimo impegno, capirete quanto pesante è il carico
emotivo e quanto impegno è richiesto alla famiglia per seguirli
nelle attività scolastiche. E soprattutto vi stupirete nello
scoprire quali incredibili risorse posseggono e
quanto sono intelligenti, intuitivi, sensibili, creativi e
addirittura geniali. Vi accorgerete anche che con la comprensione
delle loro difficoltà e con l'aiuto di strumenti didattici adeguati,
sono studenti in grado di seguire il percorso di apprendimento
spesso anche meglio dei loro compagni.
Quello che i tanti genitori ora chiedono è un rapido
passaggio al Senato, senza intoppi e senza riserve,
nonostante i limiti e le carenze di una legge che, dopo dieci anni
di discussioni, avrebbe potuto essere decisamente migliore.
Ma la posta in gioco è troppo importante: è il destino di tanti
bambini e ragazzi intelligenti e troppo spesso incompresi. Non
lasciate che diventino adulti in un mondo a loro così crudelmente
ostile. Approvate la legge, subito!
*
Testo di una
lettera-appello inviata a tutti i senatori della Repubblica
e firmata in pochi giorni già da più di seicento
genitori, insegnanti, operatori sanitari, studenti e simpatizzanti.
I dati sulla raccolta delle firme - che continua - sono visibili e
aggiornati in tempo reale all'interno di Facebook, cliccando
qui.
La dislessia e gli altri DSA (disturbi
specifici di apprendimento)
Si parla di dislessia in caso di difficoltà
significativa nell’apprendimento della lettura in presenza di un
livello cognitivo e di
un’istruzione adeguati e in assenza di problemi neurologici e
sensoriali. I bambini con dislessia sono intelligenti,
non hanno problemi visivi o uditivi,
ma non apprendono a leggere in modo
sufficientemente corretto e fluido: infatti le loro
prestazioni nella lettura risultano nel complesso molto al di sotto
del livello che ci si aspetterebbe in base all’età, alla classe
frequentata e al livello intellettivo generale. Queste difficoltà
solitamente condizionano anche in modo pesante
le prestazioni scolastiche.
Spesso alla dislessia sono associati ulteriori
disturbi specifici dell'apprendimento (DSA), quali
la disortografia, la disgrafia e,
a volte, lievi difficoltà nel linguaggio orale
(fatica a recuperare termini appropriati o a memorizzare parole
nuove) e nel calcolo (soprattutto mentale, oppure
nella memorizzazione delle tabelline).
Il problema della dislessia risulta evidente in seconda-terza
elementare (alcuni segni si possono per altro già osservare nella
scuola materna, come la presenza di significative difficoltà nel
manipolare i suoni nelle rime, nelle filastrocche...).
Non sempre gli approfondimenti diagnostici vengono svolti
tempestivamente (ancora tanti bambini accedono infatti ai servizi
alla fine della scuola elementare o alla scuola media), a causa di
una sbagliata interpretazione o
sottovalutazione del problema. Si parla ad esempio ancora
di pigrizia, demotivazione o disagio psicologico,
problemi che senz'altro a volte possono essere associati al
disturbo, ma che rappresentano dei correlati o
delle conseguenze della dislessia, non la causa.
Per ridurre l'interferenza di tali disturbi, è possibile ricorrere
all'ausilio di strumenti compensativi e dispensativi,
appositamente previsti dalla normativa italiana, ma attualmente poco
usati.
Ad occuparsi di questo, nel nostro Paese, vi sono organizzazioni
come l'AID
(Associazione Italiana Dislessia) o forum come
Dislessia On Line.
Si legga anche, nel nostro sito, la specifica scheda raggiungibile
cliccando
qui.
Tra i testi pubblicati dal
nostro sito sul problema della dislessia,
segnaliamo in particolare i seguenti:
- Quando le lettere diventano dispettose,
disponibile cliccando
qui.
- Dislessia, autonomia e informatica,
disponibile cliccando
qui.
- Disgrafia: quei disagi di confine (Diomira
Pizzamiglio), disponibile cliccando
qui.
- E la scuola che voleva don Milani?,
disponibile cliccando
qui.
- La dislessia infantile, disponibile
cliccando
qui.
- Gli audiolibri e la dislessia,
disponibile cliccando
qui.
- La dislessia (Maria Luisa Lorusso,
Antonio Salandi, Cecilia Marino e Massimo Molteni), disponibile
cliccando
qui.
- Dislessia: il libro parlato funziona,
disponibile cliccando
qui.
- Una petizione a tutela dei ragazzi dislessici,
disponibile cliccando
qui.
- Dislessia in Friuli Venezia Giulia: a che punto siamo?,
disponibile cliccando
qui.
- Lo Sportello Dislessia Ferrara,
disponibile cliccando
qui.
- Vorremmo solo poter studiare come gli altri...,
disponibile cliccando
qui.
- La bocciatura di quel ragazzo con problemi di
dislessia, disponibile cliccando
qui.
- Si va finalmente verso l'approvazione della legge
sulla dislessia?, disponibile cliccando
qui.
- L'emozione di rivederlo con un libro in mano,
disponibile cliccando
qui.
- Quante affinità, tra quelle storie di dislessia!
(Massimo Rondi), disponibile cliccando
qui.
- Dislessia: una questione di civiltà (AID),
disponibile cliccando
qui.
- E se Percy Jackson diventasse compagno d'avventura di
tanti ragazzi dislessici?, disponibile cliccando
qui.
- Dislessia: è la scuola che deve riconoscere le
specificità individuali, disponibile cliccando
qui.