Il federalismo scolastico
e il triumphale vexillum veneto

da Tuttoscuola, 8.8.2010

Il governatore del Veneto, l'ex ministro del'agricoltura Luca Zaia, soffre nel "sentir dire dai cittadini che mi incontrano che sulla scuola del loro paese non c'è la bandiera del Veneto".

E ne parla dalle pagine del Corriere del Veneto, lamentando il fatto che "in qualche caso il gonfalone veneto viene volutamente occultato, magari perché qualcuno pensa che la bandiera abbia un significato politico, o addirittura, possa fare pubblicità a un partito politico, la Lega".

E invece no, polemizza Zaia, che si lancia in una argomentazione di tipo storico: "Il nostro gonfalone ha più di mille anni di storia", sostiene il votatissimo governatore del Veneto, "ed è descritto come il ‘triumphale vexillum' in una cronaca di Giovanni Diacono dell'anno mille". Perciò, aggiunge, "se c'è un problema di fornitura o di reperimento bandiere si rivolgano pure a noi: la regione Veneto è pronta a distribuirle a chi le chiederà: domandino e noi risponderemo. Non è nostalgia della Serenissima, è un fatto di identità. E il federalismo che avanza", conclude, "deve ancorarsi anche agli aspetti identitari".

Per la verità, data anche la prossimità del centocinquantesimo anniversario dell'unità d'Italia (parziale: mancavano Roma, Trento e Trieste), quella di esporre nelle scuole venete il triumphale vexillum non ci sembra un'esigenza prioritaria. E se poi altre regioni seguissero l'esempio? E perché i comuni, soprattutto quelli con una storia illustre alle spalle, non dovrebbero fare lo stesso? E che bandiera dovrebbero esporre regioni come il Piemonte (quella dei Savoia?) o la Campania (quella dei Borboni?) o il Lazio (quella del Vaticano)?

Ma è possibile che un'importante idea come quella del federalismo guardi al passato dell'Italia anziché al suo futuro?