L'anagrafe delle polemiche

da Tuttoscuola, 9.8.2010

Invocata da decenni, considerata da (quasi) tutti uno strumento indispensabile per l'analisi quanti/qualitativa dei flussi scolastici, l'anagrafe degli studenti parte in salita, cioè tra le polemiche. La Flc-Cgil chiede l'immediato ritiro del decreto istitutivo, mentre l'opposizione parla di schedatura politica.

L'anagrafe, istituita con decreto del ministro Gelmini (n. 74 del 5 agosto) a partire dalla prima classe della scuola della scuola dell'obbligo, è finalizzata a verificare l'assolvimento del diritto-dovere all'istruzione e formazione e a combattere la dispersione e l'abbandono scolastico e, come già riferito da Tuttoscuola, contiene la richiesta di informazioni riguardanti anche la situazione giudiziaria degli studenti (con riferimento, evidentemente, a quelli iscritti alle scuole carcerarie) e altri dati relativi allo stato di salute (scuole in ospedale) ma anche alle convinzioni religiose (scuole paritarie "di tendenza") e di altro genere "indispensabili ad individuare il soggetto presso il quale lo studente assolve l'obbligo scolastico".

Ma per la Flc-Cgil il provvedimento "è lesivo dei diritti civili e della privacy, per l'Unione dei comitati studenteschi è "grottesco", mentre per il Pd si tratta di "una trovata estiva del ministro, uno spot per continuare a mascherare le carenze della 'sua' scuola".

Evidentemente non basta l'indicazione contenuta nel decreto che le informazioni saranno raccolte "in forma anonima dal ministero dell'istruzione, dell'università e ricerca e dalle istituzioni scolastiche" e saranno utilizzate "previo parere conforme del Garante per la protezione dei dati personali, in un atto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca avente natura regolamentare".

Forse il decreto poteva (potrebbe) essere formulato meglio, ma sarebbe davvero una sconfitta per la scuola italiana che a causa di polemiche - in parte artificialmente amplificate dall'attuale clima politico di tensione - uno strumento fondamentale come l'anagrafe degli studenti (che molti Paesi più fortunati del nostro hanno da molto tempo) venisse ancora una volta rinviata.