SCUOLA

Apprendimenti primarie e medie,
per Invalsi "molti Sud"

Divergenze pure tra istituti limitrofi. Top risposte Nord-Ovest

  ApCOM, 11.8.2010

Roma, 11ago. (Apcom) - A livello di rendimento scolastico l'Italia è contrassegnata da "molti Sud": a sostenerlo è un dettagliato rapporto dell'Invalsi, l'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione, sui livelli di apprendimento in italiano e matematica degli alunni frequentanti le classi seconde e quinte della scuola primaria e le prime della scuola secondaria di primo grado. La media di risposte corrette per quanto riguarda italiano è stata del 61%. A livello di macro-aree va meglio il Nord, con una media di risposte corrette pari al 63,1%, e con il 'picco' positivo stabilito dalla Valle d'Aosta (65,9%). Ma in generale tutto il Nord-Ovest ha fatto registrare ottime performance. Nel Nord-Est, invece, solo l'Emilia-Romagna e Trento si distinguono. Per quanto riguarda il Centro, si registra dovunque un buon risultato, quasi 2 punti percentuali oltre la media, con le migliori prestazioni degli alunni di Toscana e Lazio.

La maggiore eterogeneità si registra nel Meridione, dove profonde differenze di rendimento scolastico emergono anche a livello di scuole limitrofe: "la variabilità complessiva dei punteggi - spiega l'Invalsi nel rapporto - dovuta alle differenze tra le scuole, che è un indicatore dell'equità del sistema scolastico, è sistematicamente più alta nelle due macro-aree del Sud rispetto alle regioni del Centro e soprattutto del Nord". In Sicilia (-7,8 punti percentuali) Campania (-3,6) e Puglia (-2,8) sono state registrati i rendimenti peggiori. Mentre in Molise (+3,4), Sardegna (+2,5)e Basilicata (+1,0) le risposte sono state oltre la media nazionale. E lo stesso andamento, seppure di poco, vale per l'Abruzzo e la Calabria. Per l'Invalsi non vi sono dubbi: "questi dati, globalmente considerati, indicano una forte divergenza dei livelli di apprendimento: i risultati nelle diverse aree geografiche del Paese sono differenti, tendono a evolvere in modo divergente e sono sempre più dipendenti dalla scuola frequentata, nel Sud più che nel Nord".