Tremonti: "626 un lusso Mentre due uomini morivano sul posto di lavoro, il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti, dal palco del Berghem Fest ad Alzano Lombardo, affermava che "robe come la 626 sono un lusso che non possiamo permetterci". di Remo Forbis da Mainfatti, 26.8.2010 In Italia le morti sui luoghi di lavoro raggiungono delle cifre impressionanti, almeno per un Paese civile. Anche ieri sono morti mentre lavoravano due uomini. Uno a San Ferdinando di Puglia, rimasto intrappolato in una cisterna mentre con altri due lavoratori (che per fortuna si sono salvati) stava impermeabilizzando le pareti con catrame e diluente. Un altro operaio è morto invece folgorato da una scarica elettrica in un cantiere edile a Tramonti, sulla Costiera Amalfitana. L'uomo era su una impalcatura quando una scarica elettrica, probabilmente causata da un cortocircuito, l'ha fatto cadere da un'altezza di tre metri. E mentre questi due uomini morivano il Ministro dell'Economia Giulio Tremonti, dal palco del Berghem Fest ad Alzano Lombardo, affermava che bisogna "rinunciare a una quantità di regole inutili, siamo in un mondo dove tutto è vietato tranne quello che è concesso dallo Stato, dobbiamo cambiare". Per Tremonti, però, le "regole inutili" sono quelle sulla sicurezza sul lavoro poiché "robe come la 626 sono un lusso che non possiamo permetterci", afferma. Forse a Tremonti il decreto legislativo 626/94 non piace perché è obbligatorio sia nel privato che nel pubblico, o forse perché introduce una responsabilità maggiore nei riguardi del datore di lavoro. O magari perché obbliga ad eleggere un "rappresentante dei lavoratori per la sicurezza", che si va ad aggiungere ai rappresentanti sindacali. O forse perché spesso le regole non vengono rispettate (compreso nel pubblico) e il pericolo è una fastidiosa causa di lavoro. Ma in fondo, perché la sicurezza sul lavoro sarebbe "un lusso" che non ci si può permettere quando invece sembra ogni giorno di più che in Italia la vita di una lavoratore vale sempre meno? |