Qualcuno farà ai nostri ragazzi dal Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilità, 8.9.2009
Il
saluto di Barak Obama agli studenti americani all'inizio dell'anno
scolastico è incentrato sugli stessi valori che lo hanno ispirato
nel rivolgersi agli africani e ai neri d'America: responsabilità,
impegno, perseveranza sono indispensabili per riuscire nella vita.
Nessuna traccia di quella retorica piaciona e giovanilista così
frequente da noi in chi parla agli studenti; neanche il minimo cenno
a un qualche "diritto al successo formativo". Non vi piacerà tutto quello che studiate. Non farete amicizia con tutti i professori. Non tutti i compiti vi sembreranno così fondamentali. E non avrete necessariamente successo al primo tentativo. È giusto così. [...] Nessuno è nato capace di fare le cose, si impara sgobbando. Non sei mai un grande atleta la prima volta che tenti un nuovo sport. Non azzecchi mai ogni nota la prima volta che canti una canzone. Occorre fare esercizio. Con la scuola è lo stesso. Può capitare di dover fare e rifare un esercizio di matematica prima di risolverlo o di dover leggere e rileggere qualcosa prima di capirlo, o dover scrivere e riscrivere qualcosa prima che vada bene. La storia dell’America non è stata fatta da gente che ha lasciato perdere quando il gioco si faceva duro, ma da chi è andato avanti, ci ha provato di nuovo e con più impegno e ha amato troppo il proprio Paese per fare qualcosa di meno che il proprio meglio. |