Un italiano ogni 24 stranieri.
La scuola più multietnica del Belpaese è a Milano

Su 97 alunni solo 4 italiani alla Lombardo Radice, elementare del popolare quartiere milanese di San Siro. Tutti parlano la nostra lingua e la convivenza tra diverse culture è una realtà di tutti i giorni

 IGN-ADNkronos, 15.9.2009

Milano, 15 set. (Ign) - La scuola elementare statale ''Lombardo Radice'', nel popolare quartiere milanese di 'San Siro' - ai piedi dello storico stadio 'Meazza', casa di quell'Inter è famoso per l'alta percentuale di campioni stranieri - molto probabilmente la più multietnica d'Italia. Se il ministro Gelmini ha stabilito nel 30% il numero massimo di allievi stranieri per classe, in questo istituto ci sarebbero, su 97 bambini, solo 4 italiani.

Bisogna usare il condizionale perché la direttrice ha vietato al personale di farsi sfuggire anche solo un dato ufficiale sulla provenienza degli alunni per evitare che, su questo sogno di convivenza multietnica, si accendano i riflettori e il delicato equilibrio tra tante differenze si rompa e l'improvvisa notorietà del 'caso' danneggi gli alunni.

Non è un dato ufficiale, quindi, ma solo una voce ufficiosa, sussurrata nel quartiere e verificata soprattutto in base alle testimonianza dei 'pochi' genitori italiani, che, per niente intimoriti dal 'meltin' pot', hanno dichiarato alla 'Stampa': ''sono gli adulti ad avere paura. per i bambini la convivenza è norrmale, un fatto naturale. Le difficoltà d'integrazione? Dicerie''.

Quello della ''Lombardo Radice'' è un esempio cui, al di là dei dicktat della politica, ci si dovrebbe abituare per il futuro visto che il tasso di natalità degli ''stranieri'' è superiore a quello dei cittadini italiani. Già oggi, in base ai dati disponibili, gli alunni stranieri nelle scuole medie sono, in percentuale sul totale: 16,15 per i romeni, 14,84 per gli albanesi, 13,28 per i marocchini, solo per citare le nazionalità maggiormente rappresentate. Ma la lista delle nazioni presenti in questa classifica è ancor più lunga: Cina, Ecuador, Tunisia, Filippine, India, Serbia, Macedonia, Perù, Ucraina, Moldavia, Polonia, Egitto, Brasile, Pakistan, Ghana, Bangladesh e Bosnia. E ci fermiamo a quelli che hanno una presenza superiore all'1%.