Conti Eurostat: da Tuttoscuola, 17 settembre 2009 Quasi in coincidenza con la pubblicazione dell'edizione 2009 di Education at a glance, l'Eurostat ha reso noti i dati aggiornati della spesa per l'istruzione primaria, secondaria e universitaria nei 27 Paesi Ue. Si tratta dei dati comparabili più recenti (2006) basati su indicatori definiti, con una metodologia comune, da Eurostat assieme a Unesco e Ocse. Secondo l'Eurostat la spesa per l'istruzione (pubblica e privata) ammonta mediamente nell'Unione Europea al 5,05% sul PIL (Prodotto Interno Lordo), e in Italia al 4,73%. Il che colloca il nostro Paese al diciottesimo posto (su 27). In testa alla classifica stanno la Danimarca (7,98%) e Cipro (7,02%), in coda la Slovacchia (3,79%). Dopo l'Italia, comunque, si collocano la Germania (4,4%) e la Spagna (4,3%). Da notare che il dato complessivo che riguarda l'Italia è trascinato in basso dalla assai modesta spesa per l'istruzione postsecondaria, che ci vede al penultimo posto dopo la Bulgaria: 6.984 euro l'anno, circa la metà di quanto si spende in Svezia, Danimarca e Olanda, e 3 volte meno di quanto si spende a Cipro: 18.353 euro. I 27 paesi Ue, nel loro insieme, spendono per l'istruzione superiore l'1,1%% del PIL, l'Italia lo 0,8% (la Danimarca il 2,3%, la Finlandia e la Svezia l'1,8%). Modesta è, nel nostro Paese, la partecipazione dei privati alla spesa per l'istruzione: solo il 7,7% contro una media dei 27 paesi Ue del 12,5. Il 6% della spesa totale è costituito da aiuti agli studenti (borse di studio, buoni libro, premi ecc.): anche in questo indicatore l'Italia è nettamente sotto la media europea (4%), mentre la Danimarca, che è in testa, raggiunge addirittura il 16%.
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