Se la Puglia crea imbarazzi da Tuttoscuola, 18 settembre 2009 Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Mariastella Gelmini ha diffuso ieri un comunicato nel quale dà notizia della firma di "un accordo con il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, per la promozione della qualità del sistema educativo regionale". Oggetto dell'accordo sono "azioni di recupero e di rafforzamento delle conoscenze, attraverso l'allungamento del tempo scuola, il potenziamento dell'offerta formativa e un approccio didattico di tipo personalizzato". Il comunicato continua spiegando la struttura e le finalità dell'accordo, in linea con il programma di interventi previsto dall'articolo 16 del decreto legge Ronchi in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale che prevede misure speciali a tutela degli insegnanti precari: "Per realizzare tutte le attività previste saranno assegnati alle scuole coinvolte nei progetti gli insegnanti che, dopo aver ricevuto un incarico di supplenza annuale nell'anno scolastico 2008/2009, non avranno la possibilità di stipulare lo stesso contratto per il prossimo anno". "A questi docenti - prosegue la nota del Miur - saranno inoltre assegnate tutte le supplenze che si renderanno disponibili nelle scuole dove presteranno servizio e sarà riconosciuta loro la valutazione dell'intero anno di servizio ai fini dell'attribuzione del punteggio nelle graduatorie ad esaurimento". Nell'accordo, si prevede "che il monitoraggio e la valutazione qualitativa degli interventi" sarà affidata all'Invalsi. Al termine della nota, il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ringrazia la Regione Puglia per l'accordo, "uno strumento importante grazie al quale si sostengono i docenti pugliesi ai quali non è stato riconfermato l'incarico di supplenza annuale per quest'anno scolastico". Anche se la Puglia non è la prima regione guidata da un governatore di centro sinistra a trattare con il Miur sul problema dei precari (la Campania aveva fatto da apripista), si tratta della prima regione "rossa" a siglare un accordo. Se si pensa che il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani ieri ha chiesto al ministro Gelmini che la questione dei precari "sia affrontata in un quadro nazionale, per evitare che si realizzino disparità tra precari e precari", è difficile non vedere attriti tra l'autonoma decisione della Puglia e quella delle altre Regioni.
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