Suona la campanella per oltre sei milioni e mezzo di ragazzi
Maestri, voti, assenze controllate:
Molte novità, alcune ancora da realizzare: di Lorenzo Salvia Il Corriere della Sera, 12.9.2009
Bocciate le divise, sì ai grembiuli colorati (12 settembre 2009) Per
le superiori bisognerà aspettare almeno l’anno prossimo. Per le
materne il cambiamento è uno solo e rischia pure di rimanere sulla
carta. Ma tra elementari e medie l’anno scolastico che sta per
cominciare è davvero ricco di novità. Per gli studenti innanzi
tutto, ma anche per gli insegnanti e per l’organizzazione quotidiana
delle famiglie. Il ritorno al maestro unico che in realtà non è
unico ma quasi e quindi «prevalente», il potenziamento del tempo
pieno, il taglio dell’orario e degli insegnamenti facoltativi per le
medie. Ecco una piccola guida ai cambiamenti che arrivano sui banchi
insieme agli studenti.
È possibile iscrivere alla scuola dell’infanzia anche i bambini che
hanno due anni e mezzo contro i tre previsti in precedenza. Sono le
cosiddette sezioni primavera che già negli ultimi due anni sono
state inaugurate in alcune regioni ma che adesso, anche grazie ad
uno stanziamento statale di 50 milioni di euro, dovrebbero essere
estese a tutto il territorio nazionale. Una novità importante e
attesa dalle famiglie. Eppure, a poche ore dall’apertura delle
classi, in realtà non ci sono certezze. Manca ancora un passaggio
burocratico necessario per procedere, il via libera della Conferenza
Stato Regioni. Ma questo organismo non si riunisce da mesi, visto lo
scontro in atto tra il governo centrale e le amministrazioni locali
sui tagli ai trasferimenti.
È la novità di cui si è più parlato negli ultimi mesi. E quella su cui
ci sono state più polemiche. Nelle scuole elementari, a partire
dalla prima e gradualmente in tutte le altre classi, viene abolito
il modello finora utilizzato delle compresenze di più docenti per
passare al maestro unico prevalente come figura di riferimento per i
bambini. Il maestro unico prevalente sarà previsto per tutti i
modelli orari possibili, ovvero per le 24, le 27, le 30 o le 40 ore
settimanali. Aumenta il tempo pieno È stato uno degli argomenti che
più ha fatto discutere la politica e le famiglie italiane, perché
lasciare i figli a scuola anche al pomeriggio spesso aiuta i
genitori nel difficile compito di riuscire a conciliare casa e
lavoro. Le classi della scuola elementare che adotteranno il tempo
pieno saranno 36.508, il 27 per cento del totale, con un aumento
dell’8 per cento rispetto all’anno scorso. Una crescita che —
secondo il ministero dell’Istruzione — è stata possibile grazie a
tre novità: il passaggio al maestro unico prevalente, l’eliminazione
delle compresenze e il ridimensionamento della rete scolastica, con
350 piccoli istituti con meno di 500 studenti che sono stati
accorpati per evitare di disperdere le risorse.
Sono stati eliminati gli insegnamenti opzionali e facoltativi che
avevano allungato l’orario nelle scuole medie inferiori. Da quest’anno
le ore settimanali di insegnamento per le scuole medie saranno
trenta. Il tempo prolungato, ovvero le 36 o 40 ore, sarà possibile
solo in presenza di requisiti strutturali e se richiesto dalla
maggioranza delle famiglie.
Il voto finale dell’esame di terza media sarà la media aritmetica di
tre prove: voto di ammissione, orale e infine lo scritto, compresi i
test dell’Invalsi, l’Istituto nazionale per la valutazione del
sistema educativo di istruzione e di formazione. Finora erano i
singoli istituti a decidere quanto pesava quest’ultimo elemento.
Adesso ci sarà omogeneità in tutto il territorio nazionale e per gli
studenti che sono andati bene tutto l’anno il voto alto non sarà più
scontato. Il punteggio massimo, il dieci con lode, sarà molto
difficile da raggiungere.
Per le scuole superiori non ci sono novità immediate. L’anno 2009-2010
sarà utilizzato per aprire al confronto con famiglie e professori la
riforma preparata dal governo che si basa su un orario ridotto ed un
minor numero di indirizzi rispetto a quelli che ci sono ora. Tra
settembre e dicembre, anche attraverso l’utilizzo delle nuove
tecnologie (comunicazione on line) ci sarà un confronto per
acquisire pareri e proposte sul riordino della secondaria superiore,
mettendo a disposizione i testi di legge approvati e quelli
proposti. Da gennaio fino alla fine dell’anno scolastico si svolgerà
una fase di orientamento rivolta alle famiglie e agli studenti
affinché possano scegliere con consapevolezza l’indirizzo di studi
più adeguato. Almeno per ora non è previsto uno slittamento delle
iscrizioni che, come sempre, andranno fatte entro febbraio.
Per essere ammessi al prossimo esame di maturità servirà la
sufficienza in tutte le materie, mentre fino all’anno scorso bastava
la media del sei. È evidente che questa novità rappresenta per gli
studenti un «giro di vite» non indifferente. La media del sei,
infatti, si può ottenere facilmente: i voti alti compensano quelli
più bassi. Basti pensare agli effetti di un 8 o 9 in condotta.
Ottenere, invece, la sufficienza in tutte le discipline è un'altra
cosa, molto più impegnativa. Anche se il giudizio collegiale del
consiglio di classe continua ad essere il momento decisivo della
valutazione, i docenti non potranno ignorare il nuovo regolamento
che al comma
L’ora di ginnastica non potrà più essere considerata di serie B
Infatti il voto del prof di educazione fisica vale per la media come
quello del prof di storia o matematica uno dell’articolo 6 impone
uno stop deciso a certi «miracoli» che talvolta si verificano
durante queste riunioni. Nessuna imposizione all’autonomia del
docenti, viene precisato nell’interpretazione del regolamento, ma un
pressante invito a tenere conto che l’era dei sei politici è
definitivamente tramontata.
I libri che in questi giorni stanno acquistando genitori e studenti
non potranno essere cambiati per i prossimi cinque anni, nelle
scuole elementari, e per sei anni nelle scuole medie e superiori. Un
modo per contenere la spesa delle famiglie che spesso viene fatta
lievitare dalle continue riedizioni dei volumi. Nel testo originario
la circolare del ministero dell’Istruzione non prevedeva alcuna
deroga in caso di nomina di un nuovo docente. Ma su questo punto è
intervenuto il Tar trovando di fatto un compromesso: se un
professore trasferito all’inizio dell’anno scolastico non è
soddisfatto del volume adottato qualche mese prima dal collega che
lo ha preceduto, potrà cambiare il libro di testo ma non subito e
solo a partire dall’anno successivo.
Spesso considerata, a torto, un momento di puro svago, l’ora di
ginnastica non potrà più essere presa sotto gamba. Dopo l’emanazione
di una serie di circolari fra loro contrastanti il ministero ha
fatto chiarezza: il voto del prof di ginnastica vale ai fini della
media proprio quello di storia o di matematica. Già dall’anno scorso
a fare media è anche il voto in condotta.
In alcune scuole il servizio è già attivo. Ma, secondo le indicazioni
del ministero della Pubblica istruzione, il 2009—2010 potrebbe
essere il primo anno scolastico in cui tutte le scuole italiane
potranno organizzare sistemi per avvertire via Sms i genitori quando
i ragazzi sono assenti.
Alla tradizionale pagella su carta le scuole potranno affiancare
quella on-line, consultabile sul sito internet della scuola. Siamo
ancora nella fase della sperimentazione e quindi la pagella on-line
non esclude quella su carta. Ma nel giro di cinque anni si dovrebbe
arrivare alla sostituzione completa. Quest’anno sono stati assunti 8 mila docenti e 8 mila amministrativi. I sindacati parlano di tagli senza precedenti negli organici e sono molti quelli che restano ancora in graduatoria in attesa di una sistemazione. A chi l’anno scorso ha avuto una supplenza annuale sarà garantita un’indennità di disoccupazione. |