In G.U. il decreto "salva-precari" di Reginaldo Palermo La Tecnica della Scuola, 25.9.2009 Si tratta del Decreto legge n. 134 che dovrà essere convertito in legge entro il prossimo 22 novembre. Il provvedimento precisa anche che il personale che ottiene incarichi a tempo determinato non ha diritto a nessuna forma di progressione economica prima della immissione in ruolo. L’emendamento “salva-precari”, inserito inizialmente nel decreto legge sulle infrazioni UE, è diventato un provvedimento autonomo ed è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 25 settembre come Dpr n. 134. Il decreto stabilisce innanzitutto che i contratti a tempo determinato “non possono in alcun caso trasformarsi in rapporti di lavoro a tempo indeterminato e consentire la maturazione di anzianità utile ai fini retributivi prima della immissione in ruolo”. Viene inoltre confermata la cosiddetta norma “salva-precari” di cui si parla ormai da qualche settimana: le supplenze per assenza temporanea dei titolari saranno conferite , con precedenza assoluta ed a prescindere dall'inserimento nelle graduatorie di istituto, al personale inserito nella graduatorie ad esaurimento personale inserito nelle graduatorie ad esaurimento che non abbia potuto stipulare per l'anno scolastico 2009-2010 la stessa tipologia di contratto per carenza di posti disponibili. Un’altra norma del decreto prevede che l'amministrazione scolastica, in collaborazione con le regioni, “possa promuovere progetti della durata di tre mesi, prorogabili a otto, che prevedano attività di carattere straordinario, anche ai fini dell'adempimento dell'obbligo dell'istruzione, da realizzarsi prioritariamente mediante l'utilizzo dei lavoratori precari della scuola … percettori dell'indennità di disoccupazione, di cui può essere corrisposta un'indennità di partecipazione a carico delle risorse messe a disposizione dalle regioni”. A tutto il personale che otterrà incarichi rientranti in tali tipologie verrà riconosciuta la valutazione dell’intero anno di servizio. Adesso, il decreto legge dovrà essere trasmesso alle Camere per essere convertito in legge. Come sempre i tempi sono ristretti: la conversione in legge ordinaria dovrà avvenire entro 60 giorni e quindi entro il 22 novembre. Intanto nei prossimi giorni il Ministero dell’Istruzione dovrà fornire indicazioni alle scuole per rendere concretamente applicabile il provvedimento. Sui contenuti del decreto Flc-Cgil e CPS (Coordinamento Precari Scuola) hanno già formulato un parere completamente negativo, mentre Cisl-Scuola e Snals si sono dichiarati favorevoli pur rilevandone i limiti. |