NOVITÀ IN ARRIVO PER L'UNIVERSITÀ

Fondi e assunzioni
solo per gli atenei migliori

 La Stampa 23.9.2009

Taglio dei fondi e blocco delle assunzioni per gli atenei meno produttivi, stretta nella formazione delle commissioni per selezionare i nuovi professori e ricercatori, carriera bloccata e scatti di stipendio ridotti per quelli che non produrranno pubblicazioni scientifiche, assunzioni dirette dei docenti super-esperti, mandato di non oltre otto anni per i rettori. Sono queste le novità più rilevanti contenute nella riforma dell’università la cui approvazione definitiva è stata annunciata ieri da Silvio Berlusconi. «Intendiamo portare la meritocrazia - ha detto il premier - al centro del sistema accademico».


In concreto sarà introdotta una serie di restrizioni e di incentivi che lo Stato applicherà ai 38 atenei italiani in base a parametri di giudizio standardizzati fondati su tre parametri base:

a) qualità dell’offerta formativa e risultati dei processi formativi;
b) qualità della ricerca scientifica;
c) qualità, efficacia ed efficienza delle sedi didattiche.

Penalizzando le università peggiori il governo potrà attuare il parziale blocco del turn over, la riduzione dei finanziamenti e la graduale trasformazione degli atenei in fondazioni private: tutti provvedimenti fortemente contestati lo scorso anno dagli studenti dell’Onda e da una buona fetta dei docenti accademici. Il testo della riforma sarà approvato nel prossimo ottobre.