Ma ci sono i fondi
per la carriera e il merito?

da TuttoscuolaNews N. 406, 7 settembre 2009

La Gelmini annuncia nell’intervista a Tuttoscuola l’introduzione della carriera e del merito. Ma dove prenderà le risorse necessarie?

Il ministro risponde norme alla mano: il comma 9 dell’articolo 64 della legge 133/2008 prevede che “Una quota parte delle economie di spesa di cui al comma 6 è destinata, nella misura del 30 per cento, ad incrementare le risorse contrattuali stanziate per le iniziative dirette alla valorizzazione ed allo sviluppo professionale della carriera del personale della Scuola a decorrere dall'anno 2010, con riferimento ai risparmi conseguiti per ciascun anno scolastico.” E visto che le “economie” previste dal piano del Governo ammontano a quasi 8 miliardi di euro (7.832 milioni, per la precisione), ecco che il 30% di quella cifra (2.350 milioni di euro) potrà essere reinvestita dal 2010 in avanti per finanziare carriera e merito.

E già, ma di queste risorse non c’è certezza. In primo luogo ad oggi non sono state stanziate nel bilancio dello Stato; in secondo luogo sono soggette al verificarsi di un evento: solo se e quando la Ragioneria generale dello Stato riscontrerà, anno per anno a consuntivo, che sono stati perseguiti i risparmi previsti, allora scatteranno le risorse contrattuali. Risorse virtuali?

C’è da dire una cosa: quel che è certo (è scritto in una legge dello Stato) è che ci saranno se si verificheranno i risparmi legati ai tagli. E che i tagli si stiano effettivamente facendo se ne stanno accorgendo i tanti docenti precari che non si vedono rinnovare l’incarico, come gridano dai tetti dei provveditorati anche esponenti dell’opposizione e del sindacato. Delle due l'una: o non è vero che si stanno facendo i drastici tagli programmati nell’art. 64 (ma sembra proprio di sì, purtroppo), oppure le risorse per carriera e merito effettivamente ci saranno (nella misura del 30% di questi tagli). E allora è bene precostituire le condizioni per cui si investano al meglio e semmai chiedere conto al Governo di come intende farlo.