Precari, la protesta continua...

da Tuttoscuola, 2 settembre 2009

Ieri 1° settembre è proseguita la protesta dei precari contro i mancati rinnovi dei contratti annuali che lasceranno a casa alcune migliaia di persone (ministero e sindacati, come spesso accade, stimano numeri differenti: 18.000 docenti, quasi tutti spezzonisti, per viale Trastevere; 25.000 tra docenti e Ata per la Flc-Cgil) tra personale docente e personale non docente.

Dal punto di vista mediatico, i precari in mobilitazione, grazie a forme di protesta molto spettacoli e in alcuni casi drammatiche, stanno incassando una grande visibilità. Diamo conto delle iniziative che si sono svolte ieri.

A Milano, i precari e i supplenti milanesi aderenti al "Coordinamento precari scuola 3 Ottobre" si sono incatenati davanti all'Ufficio scolastico provinciale contro i tagli effettuati dal ministro Gelmini. Il coordinamento stima in circa mille gli insegnanti e gli Ata che rimarranno disoccupati nella sola provincia di Milano.

A Roma cinque supplenti che non sanno se lavoreranno l'anno prossimo, si sono messi letteralmente in mutande davanti al liceo scientifico Newton. "Dopo anni - hanno spiegato - non siamo ancora stati messi in ruolo". Quasi cento supplenti si trovano nel liceo scientifico in attesa di ottenere la cattedra per l'insegnamento di educazione fisica nelle scuole romane. Il liceo Newton, in viale Manzoni, è una delle otto scuole polo per l'assegnazione delle cattedre disponibili in vista della nomina di 4.986 docenti, tra supplenti e di ruolo, e oltre 4.041 amministrativi nella capitale.

A Napoli, si sono registrate tensioni tra manifestanti e polizia, nel tentativo da parte dei primi di forzare il cordone di sicurezza all'ingresso dell'Ufficio scolastico regionale.

La situazione più eclatante resta però quella di Benevento, dove le insegnanti precarie.

Patrizia, Elvira, Daniela, Silvana, Mariolina, Pina e Lucia protestano da giorni sul tetto dell'ufficio scolastico provinciale. Per risolvere la situazione, è intervenuto il sottosegretario al Lavoro, Pasquale Viespoli, che ha comunicato che "Governo e Regione Campania sono impegnati alla definizione di un'intesa, in tempi brevissimi, per individuare iniziative e risorse utili a dare una prima concreta risposta alla questione dei precari".

Per il futuro, la protesta non sembra destinata a raffreddarsi.

Da un lato, infatti la sigla RdB-CUB ha indetto per domani giovedì 3 settembre una nuova manifestazione-presidio dei precari della scuola davanti al Ministero della Pubblica Istruzione, che avrà come momento più intenso la traslazione della statua della Beata Assunta, da piazza Cavour a Viale Trastevere, "per accogliere e moltiplicare l'appello delle precarie della Scuola di Benevento: 'Tutti su pei tetti!'".

Dall'altro lato, oggi arriva la presa di posizione dell'Unione degli Studenti, che, nell'esprimere "solidarietà agli insegnanti precari che in questi giorni sono in presidio davanti gli Uffici Scolastici Regionali per chiedere il ritiro dei tagli alla scuola che, quest'anno, costeranno il posto a oltre 16.500 professori e 7 mila Ata", si augura "che i prossimi mesi autunnali possano vedere delle mobilitazioni comuni tra studenti e lavoratori della scuola per contrastare l'idea di scuola del Governo e costruire una concreta alternativa".