Dove avanza il tempo pieno da TuttoscuolaNews N. 407, 14 settembre 2009 In tempi di razionalizzazione degli organici e di contrazione di posti, l’aumento del numero delle classi (e dei docenti) a tempo pieno nella primaria ha sorpreso molti. Anche negli anni scorsi, però, a fronte della contrazione complessiva del numero di classi, quelle a tempo pieno sono sempre aumentate, a spese delle classi a tempo normale. Quest’anno complessivamente nella scuola primaria il numero classi si è ridotto di 2.053 unità; mentre quelle a tempo pieno sono aumentate di 2.191 unità, le classi a tempo normale sono diminuite di 4.244 unità. Dove sta, allora, la sorpresa? La novità di questo aumento, costante nell’ultimo decennio, quest’anno sta nella quantità, in valore assoluto e percentuale: 2.191 classi a tempo pieno più dell’anno scorso (da 34.317 del 2008 a 36.508 del 2009) che hanno portato la percentuale dal 25% al 27% delle classi di primaria funzionanti. L’anno scorso l’aumento era stato di 611 classi, pari ad una percentuale in positivo dello 0,60%. Cinque regioni hanno una quantità di classi a tempo pieno sopra il 40% del totale: Lombardia 45,70%, Piemonte 44,80%, Emilia-Romagna 43,80%, Lazio 43,30% e Toscana 41,80%. Le sorprese sono venute dalla Sardegna (aumento del 6,1% negli ultimi due anni) che ha raggiunto il 24% di classi a tempo pieno; dalla Basilicata (aumento del 4% nell’ultimo biennio) che ha raggiunto il 34,6%, il primato in tutta l’area meridionale; dal Veneto (aumento del 4% negli ultimi due anni) che ha raggiunto il 16,90% (nel Nord Est l’Emilia e il Friuli fanno però molto meglio del Veneto). Oltre alla forte domanda delle famiglie, indubbiamente ha giocato a favore di questo notevole e imprevisto aumento la trasformazione di classi già funzionanti a 30 ore per sollecitazione/pressione dei docenti a rischio di perdere posto. Manca ancora quel piano programmatico tra Comuni e Miur (risorse strumentali e logistiche da una parte, e risorse umana dall’altra) che potrà assicurare l’obiettivo dichiarato un anno fa dalla Gelmini di incrementare del 50% nell’arco del quinquennio le classi a tempo pieno (portando l’incidenza delle classi a tempo pieno sul totale dal 25 al 37%). L’avvio è stato positivo, almeno dal punto di vista quantitativo, ora si tratta di proseguire… |